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ritardi a San Michele

Cantieri Tav, la riapertura del sottopasso di Via Bernini Buri slitta di 15 giorni: ecco perché

Pozzerle: «Anticipati lavori sulla linea Tav. Presto il punto per evitare altre sorprese»
Lavori Il sottopasso di via Bernini Buri FOTO MARCHIORI
Lavori Il sottopasso di via Bernini Buri FOTO MARCHIORI
Lavori Il sottopasso di via Bernini Buri FOTO MARCHIORI
Lavori Il sottopasso di via Bernini Buri FOTO MARCHIORI

La riapertura completa del sottopasso di via Bernini Buri slitta di un paio di settimane. La ditta che sta realizzando i lavori, la Iricav Due, ha infatti dovuto concentrarsi sulla rete ferroviaria in via Salieri, ma presto gli operai torneranno al lavoro sul cantiere del tunnel di San Michele Extra.

Diverse lavorazioni

«La tempistica è dettata dalla Iricav2, che rappresenta il General Contractor a cui è affidata la progettazione e la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta capacità veloce Verona-Padova», fa presente il presidente della settima circoscrizione, Carlo Pozzerle.

«Nell’organizzazione delle fasi operative emergono delle priorità per realizzare i vari tratti di linea, che non dipendono evidentemente dalla volontà dell’amministrazione, bensì dalla programmazione aziendale finalizzata alla consegna delle opere previste. Tramite il Comune è già stata sollecitato il rispetto della tempistica annunciata e, al momento, ci risulta che il termine degli interventi al sottopasso è previsto per il 15 maggio, con un ritardo di circa una quindicina di giorni rispetto al cronoprogramma. A fine mese avremo un confronto diretto per fare il punto della situazione confidando che non emergano ulteriori sorprese».

Se qualche residente della zona, quindi, ha notato che il cantiere sotto il tunnel in questi giorni è fermo, è chiamato a pazientare ancora per un mesetto.

L'intervento riparatorio

Il tunnel di via Bernini Buri era stato riaperto nel pomeriggio del 26 settembre scorso, nel pieno rispetto delle tempistiche iniziali. Purtroppo ha però dato fin da subito del filo da torcere alle aziende della zona che utilizzano camion e bisarche alte oltre 4 metri. L'altezza del sottopasso era infatti stata comunicata di 4 metri al tempo in cui il progetto è passato al vaglio del Cipe che lo ha approvato, mentre in origine era di 50 centimetri maggiore.

Da qui la necessità di un intervento riparatorio, concordato con Consorzio Iricav2, Rfi e Italferr, Se la viabilità resta alternata, da marzo, grazie all’abbassamento del manto stradale, è possibile il transito dei tir e ha risolto le criticità per i mezzi pesanti. 

Chiara Bazzanella

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