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A Diretta Verona

Il prefetto: «Caso migranti,
trasferiti i soggetti negativi»

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Cafagna a Diretta Verona
Cafagna a Diretta Verona
Cafagna a Diretta Verona
Cafagna a Diretta Verona

Sul casi dei cento migranti positivi dell'hotel Monaco, il prefetto Cafagna ha spiegato ieri sera a Diretta Verona: «Dopo che due di loro avevano avuto la febbre, sono stati fatti i tamponi. Già prima di allora era stato fatto un cordone per non far uscire nessuno. I 40 ospiti non positivi, su indicazione dell'Ulss, sono stati spostati in un'altra struttura (in un hotel di Quinto di Valpantena, ndr per gestire meglio la situazione. È un segnale di qualcosa che è funzionato. Sono in una situazione di sorveglianza sanitaria».

 

«Verona, non abbassare la guardia». Perché se da un lato le misure anti Covid19 iniziano a funzionare con un netto calo di decessi, contagi e inserimenti in terapia intensiva, dall’altro la lotta è ancora impegnativa per tutti. Senza dimenticare che ormai siamo vicini alla fase 2 in cui ci sarà il primo passo verso un ritorno alla normalità, se così si può chiamare. Di questo e di altro si è parlato  ieri sera a «Diretta Verona»,  condotta come sempre da Mario Puliero con la partecipazione del direttore de L'Arena Maurizio Cattaneo.

 

Migliorano i dati della pandemia ma gli esperti invitano a non mollare la presa e a restare in casa per non sprecare la fatica fatta fino a questo momento, e anche di questo parlano Carlo Pomari, responsabile del servizio di Pneumologia dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar e il biostatistico Massimo Guerriero. 

 

Ma come cambierà la nostra quotidianità al termine di questa forzata quarantena? Negozi, ristoranti, alberghi, viaggi e ancora teatri, stadi: come sarà il cammino verso la normalità? Ne hanno discusso tra gli altri Federico Realdon, presidente dell’ordine dei farmacisti del Veneto, Giulio Cavara in rappresentanza degli albergatori veronesi e Nicola Baldo, vicepresidente di Confcommercio,

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