Un colpo in 12 minuti. Un danno da oltre mille euro tra i 150 euro rubati dalla cassa e il vetro della porta del bar mandato in frantumi grazie ad un grosso mattone di cemento.
Ma questo non è che l’ennesimo furto in un bar, altri ne sono stati segnalati in Borgo Venezia, in via Roma, in corso Porta Nuova nelle sere precedenti. Sempre razzie da poche decine di euro, ma con danni per migliaia. Il malvivente che l’altra notte ha agito a Veronetta, in via XX Settembre 44, al bar Zia Elena, secondo quanto registrato dalle telecamere del locale, è arrivato in bicicletta alle 4 di notte. Nei pressi del locale si è calato il berretto sugli occhi e ha infilato il cappuccio.
Poi a testa bassa ha scagliato il mattone di cemento (tipo quelli che contengono la terra nelle aiuole), contro la porta a vetro del bar, ed è entrato.
L'allarme in piena notte
«Mi è scattato l’allarme alle 4 di notte, e sono stata contattata dalla vigilanza privata che mi avvertiva dell’intrusione. Siamo corsi qui e abbiamo trovato la vetrata della porta sfondata, il mattone a terra e il cassettino della cassa depredato», spiega Elena, la titolare del bar, «abbiamo le immagini sia esterne che interne. L’uomo indossava un giubbetto giallo, tipo piumino, finito il furto è salito in sella alla bici e si è dileguato».
Aggiunge la donna: «Sono arrivate le Volanti, a me non è rimasto che mettermi in contatto con in bravo vetraio che per fortuna in mattinata è venuto a sistemarmi la porta vetri. Mi ha detto che negli ultimi giorni è stato contattato anche da altri esercenti». Un altro colpo qualche giorno fa era stato messo a segno da ostinati. Un malvivente, anche in questo caso ripreso dalle telecamere ha sfondato la porta di emergenza ed è entrato per rubare una cassettina che conteneva monete, quindi si è dato alla fuga.
Bici recuperata
Nuovo arresto per furto di bicicletta. La polizia locale ha infatti fermato un cittadino di 42 anni mentre stava rubando una bicicletta davanti al centro commerciale Adigeo. La pattuglia in borghese del Nucleo Operativo stava monitorando la rastrelliera quando l'uomo è stato sorpreso e bloccato con la bici di valore elevato mentre cercava di allontanarli.
Dopo l'udienza per direttissima, il giudice ha disposto il divieto di dimora dal Comune di Verona per l'uomo, gravato di innumerevoli precedenti per reati contro il patrimonio. L’ennesima bici elettrica è stata poi recuperata presso le ex officine ferroviarie di via Porto San Michele, grazie alle attività di presidio disposte dall'assessorato alla Sicurezza.