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Ultimo giorno di scuola

Ultima campanella tra felicità, abbracci e qualche lacrima. E ora tocca ai maturandi...

L'ultimo giorno sui banchi è domani, ma per chi a scuola fa la settimana corta è suonata oggi l'ultima campanella dell'anno scolastico 2022/23. Un anno all'insegna del completo ritorno alla normalità dopo tre anni scolastici condizionati dall'emergenza Covid.
Festa e brindisi per l'ultimo giorno di scuola
Festa e brindisi per l'ultimo giorno di scuola
Ultimo giorno di scuola al Montanari (Marchiori)

Caroselli in motorino, abbracci liberatori, persino qualche lacrima. Ufficialmente, per gli studenti del Veneto e di Verona, l'ultimo giorno sui banchi è domani, ma per chi a scuola fa la settimana corta è suonata oggi l'ultima campanella dell'anno scolastico 2022/23. Un anno all'insegna del completo ritorno alla normalità dopo tre anni scolastici condizionati dall'emergenza Covid.

Dalla primaria alla secondaria di secondo grado, a settembre erano partiti circa 108mila bambini e ragazzi delle scuole statali e paritarie. La stragrande maggioranza di loro, al netto dei giudizi sospesi, potrà ora godersi le vacanze estive; dovrà attendere ancora qualche settimana chi, invece, deve sostenere gli esami finali per il diploma e in particolare gli esami di maturità, che partono il 21 giugno. I candidati sono 7.218 a Verona e provincia, per un totale di circa 400 classi quinte.

Maturità, si torna all'era pre covid

Si torna quest'anno nella modalità «tradizionale» dell'era pre Covid, con l'esame composto da due prove scritte decise dal Ministero e un colloquio multidisciplinare, e con la commissione mista composta da tre membri interni e tre esterni, oltre al presidente esterno.

Le associazioni studentesche la giudicano inadeguata dopo la pandemia e la Dad: «Il Ministero», precisa Enrico Todesco, referente della Rete degli studenti medi di Verona, «non considera che chi, tra pochi giorni, sosterrà gli esami di maturità lo farà dopo aver vissuto un bel pezzo del proprio percorso scolastico in Dad. Sulla programmazione degli esami di Stato è mancato il confronto serio e continuo con gli organi di rappresentanza studentesca».

 

Meno critici, o forse semplicemente rassegnati all'inevitabile i ragazzi e le ragazze che abbiamo incontrato fuori dalle scuole, ma comunque divisi tra chi si sente svantaggiato, rispetto ai diplomati degli anni passati, e chi considera questo ritorno alla normalità la fine definitiva di un periodo nero, da cancellare.

Laura Perina

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