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un moldavo di 55 anni

Clochard trovato morto nell'ex caserma: aveva scelto di essere «invisibile»

A dare l'allarme dei senzatetto che erano con lui: secondo gli amici stava male da alcuni giorni e non aveva voluto andare all'ospedale per una visita
Agenti della Polizia locale nel corso di uno degli sgomberi portati a termine nella ex caserma
Agenti della Polizia locale nel corso di uno degli sgomberi portati a termine nella ex caserma
senzatetto morto (Telearena)

L’epilogo di una vita ai margini si consuma all’alba, alle 4 del mattino di ieri. È allora che altri senza fissa dimora allertano il 118. «Il nostro amico sta male, venite subito all’ex caserma Riva di Villasanta». L’ambulanza parte ed anche l’automedica, ma quando arriva sul posto, per l’uomo, un cittadino moldavo cinquantacinquenne, non c’è niente da fare.

Arresto cardiocircolatorio, recita il referto medico, morte naturale. È stato un malore a stroncare la vita dell’uomo che aveva deciso che la sua casa sarebbe stato quell’edificio abbandonato, di proprietà del Demanio, che di tanto in tanto viene sgomberato. Ora sarà il magistrato a decidere se disporre o meno l’autopsia.

«Stava male da alcuni giorni», hanno detto gli altri clochard ai carabinieri. Sono stati loro ad allertare il 118. Ma lui di andare in ospedale, come in un dormitorio non ne voleva sapere, stava bene lì. In quelle stanze fredde, spesso riscaldate con un braciere, notti passate a bere vino in brick fino a stordirsi e ad addormentarsi. L’uomo deceduto era un fantasma. Non lo conoscevano gli operatori della Caritas, non lo conoscevano quelli del Comune. Aveva scelto di non andare in un dormitorio pubblico, tra l’altro Verona è tra le città del Veneto che ha il più alto numero di posti letto.

Ex Caserma Riva di Villasanta
Ex Caserma Riva di Villasanta

È dispiaciuta l’assessore ai servizi sociali Luisa Ceni: «È una persona che è deceduta, e provo dolore. Noi non siamo qui a dare giudizi, purtroppo ci sono senza tetto che non vogliono andare nei dormitori. Siamo disarmati davanti a queste scelte», commenta l’assessore, «noi con l’unità di strada ci proviamo a convincerli ad entrare nei dormitori dove, è vero, ci sono delle regole, ma sono blande. Non tutti le accettano. La settimana scorsa l’unità di strada è riuscita a convincerne tre ad entrare a dormire e a stare al caldo, ma non è facile, bisogna vincere la loro diffidenza».

A Verona ci sono oltre 200 posti letto: «Giusto lunedì avevo fatto il punto con i miei uffici ed avevo chiesto com’era la situazione, mi era stato detto che avevamo ancora posti liberi. Quindi addolora ammetterlo, ma non potevamo costringere questa persona ad andare in un dormitorio. Abbiamo appreso anche noi la notizia, nessuno ci aveva comunicato nulla, trattandosi di morte naturale di una persona che non era una nostra assistita».

 

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Un senzatetto moldavo di 55 anni è stato trovato morto questa mattina all'interno della ex caserma Riva di Villasanta, a Verona. Dalle prime informazioni raccolte l'uomo aveva eletto a domicilio di fortuna una delle stanze abbandonate dello stabile e sarebbe deceduto per cause naturali. A trovarlo senza vita e a dare l'allarme  - alle 4 di questa mattina - altri clochard che vivevano nell'edificio.

L'uomo, Ion Bistrichi, sarebbe stato ucciso da un malore forse causato del freddo.

Solo lo scorso ottobre l'ultimo sgombero degli agenti della polizia locale che avevano trovato tre persone vivere nel degrado più assoluto. Era intervenuta anche l'Agenzia del demanio, proprietaria dell'immobile, per sigillare i varchi.

Alessandra Vaccari

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