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Quattordicesima vittima in città

Incidente mortale a Montorio, l'autista che ha provocato lo schianto era ubriaco e positivo alla cocaina

L'investitore è stato arrestato per omicidio stradale. La vittima è un 61enne che guidava un furgone che trasportava pane: è morto sul colpo nello scontro frontale
Polizia locale e vigili del fuoco sul luogo dell'incidente a Montorio
Polizia locale e vigili del fuoco sul luogo dell'incidente a Montorio
Incidente in via Da Legnago (Vacchini)

Aggiornamento ore 18.45.  Dalle analisi sull'autista alla guida del camioncino responsabile dell'incidente mortale di Montorio, è emersa la conferma che l'uomo, oltre ad avere un tasso alcolemico altissimo, era anche positivo alla cocaina.

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19 OTTOBRE. Il camioncino trasformato in un proiettile senza controllo. Una traiettoria imprevedibile e tragica. Lo schianto contro un furgone che arriva dalla parte opposta. Un’altra mattina di sangue sulle strade veronesi. Una vita spezzata, un’altra rovinata per sempre. Ancora l’alcol muto e colpevole protagonista.

Una scia di sangue

Alla lunga, tragica, lista dei morti sull’asfalto si aggiunge il nome di Mihindukulasuriya Patabendige Cansious Premasiri Fernando. Era nato in Sri Lanka sessantun anni fa, si era quindi trasferito a Verona e lavorava come conducente di furgoni. Ieri mattina, poco dopo le 7, aveva appena effettuato una consegna di pane a Montorio e stava per riprendere il suo giro, probabilmente dirigendosi verso il vicino ingresso della tangenziale, lungo via Da Legnago: nel furgone altre ceste da consegnare ad altri clienti. Non sapeva che quella strada, percorsa tante volte, avrebbe segnato il suo ultimo viaggio: il suo giro si è bruscamente interrotto sul rettilineo poco dopo l’incrocio con via Del Vegron.

Lo schianto con un altro camioncino

Il furgone del sessantenne viene centrato da un camioncino che arrivava in direzione opposta. Al volante c’è un uomo, R.B., 42 anni. Saranno gli accertamenti a stabilire l’esatta dinamica dello scontro. Ma quell’uomo al volante è ubriaco. Con un tasso alcolico elevatissimo. C’è poco spazio all’errore. Poco margine per prendere in esame altre ipotesi.

L’impatto tra i due mezzi è violentissimo. Il cingalese muore praticamente sul colpo per la gravità delle ferite riportate, schiacciato tra il muso del camioncino e il muro che separa la strada dal fosso e dalla pista ciclabile che fu inaugurata da Francesco Moser.

I testimoni misurano subito la gravità dell’incidente. Sirene. I soccorsi Le prime sono dell’auto medica inviata da Verona emergenza. Soccorsi. Altre sirene. Due squadre dei vigili del fuoco, una munita di autogrù, hanno il compito di mettere in sicurezza i veicoli: il rischio di un incendio non è così remoto, c’è da lottare contro il tempo. Medico, infermieri e volontari possono solo constatare il decesso. Un’altra manciata di minuti. Altre sirene.

Le pattuglie della polizia municipale con, in testa, il comandante Luigi Altamura hanno due lavori da sbrigare. Da un lato ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente basandosi anche sulle informazioni raccolte dai testimoni che erano in transito in zona. Tutti, sostanzialmente, confermeranno che il camioncino si è spostato verso l’altra corsia di marcia improvvisamente, in un tratto con leggera curva a sinistra, senza lasciare scampo al conducente del furgone di abbozzare una manovra alternativa per evitare l’impatto.

Strada chiusa e deviazioni

Ma i vigili devono anche gestire la viabilità. A quell’ora, infatti, via Da Legnago è particolarmente trafficata, soprattutto in direzione della città. Così gli agenti creano una sorta di by-pass chiudendo il tratto di strada interessato dall’incidente. Le auto vengono deviate da un lato in direzione di via Del Vegron, dall’alto in via San Michele. La deviazione riguarda anche i mezzi pubblici.

L’arresto per omicidio stradale

Il quarantenne viene soccorso. Viene portato in ospedale, le sue condizioni sono critiche. Accertamenti, testimonianze, misure, finiscono tutte sul tavolo del pm di turno, Carlo Boranga. Tutte le ipotesi vengono prese in considerazione, nulla viene scartato a priori: dal malore a una distrazione causata magari dal cellulare. Ore di indagini, poi la svolta: R.B. viene arrestato. Omicidio stradale il reato contestato con le aggravanti.

Lui non lo sa ancora: è in terapia intensiva. Quando uscirà dovrà affrontare un procedimento penale in cui rischia fino a dodici anni di carcere. La giornata, però, è solo all’inizio. Prima di sera le pattuglie della polizia municipale dovranno contare altri sette incidenti, di cui due con feriti: due a San Michele, uno a Borgo Trento, uno in stazione, un altro a Borgo Roma, uno in Zai, uno a Porta Palio. A sera il bilancio è pesante. Diversi feriti, un uomo non rivedrà mai più i suoi cari, un altro lotta per la vita in ospedale con un’accusa terribile. Un’altra giornata nera sulle strade cittadine.

 

18 ottobre 2022

Grave incidente stradale, questa mattina poco dopo le 7, in via Da Legnago, alle porte di Montorio. Coinvolti due furgoni che, per cause in corso di accertamento, si sono scontrati frontalmente in maniera violentissima. 

I conducenti sono stati presi in carico dagli operatori del Suem 118, per uno di loro purtroppo non c'è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate, è deceduto sul posto.

Si tratta della persona alla guida del furgone diretto verso Verona, un cittadino srilankese, 61enne, residente in zona Stadio a Verona, addetto al trasporto di pane nei negozi, che è stato centrato da un altro furgone Iveco Daily condotto da un veronese, 42enne, che era diretto verso l'abitato di Montorio nel senso opposto di marcia. 

Incidente a Montorio (Marchiori)

Impegnati nelle operazioni di soccorso anche i vigili del fuoco, per liberare il corpo dell'autista dalle lamiere, e la Polizia locale, con il comandante Luigi Altamura, per i rilievi eseguiti dal Nucleo Infortunistica.

I due veicoli sono stati sottoposti a sequestro penale e messi a disposizione del pubblico ministero Carlo Boranga. La polizia locale ha richiesto immediatamente i prelievi ematici per il conducente che è rimasto vivo e sono in corso ulteriori accertamenti sul conducente.

Il 61enne è la quattordicesima vittima sulle strade del comune di Verona da inizio anno. Pesanti, vista l'ora di punta, anche le ripercussioni sul traffico: la strada è rimasta chiusa fino alle 10.30 con lunghe code in direzione Montorio, mentre i mezzi diretti verso il centro città sono stati deviati su via del Vegron.

 

 

 

Roberto Vacchini

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