Qual è il prezzo giusto di uno spritz seduti sul Liston guardando l’Arena? Accompagnandolo da un tramezzino, olive e patatine? Per un turista vicentino 13 euro sono troppi, così tanti da scrivere un durissimo post sui social accompagnato dalla foto dello scontrino.
Un costo adeguato invece per i titolari del locale, uno dei più conosciuti di Verona con un grande plateatico a nel salotto di piazza Bra. Si arricchisce di una nuova tappa la polemica sui prezzi anche degli aperitivi a Verona di cui L’Arena si è ampiamento occupata nei giorni scorsi con un viaggio nel cuore cittadino.
Dalla Bra a Marostica
Ad riaccendere il dibattito è il post pubblicato su Facebook da Davide “Charlie” Ceccon, fumettista e illustratore vicentino. «Ieri mi sono fatto una gita con una persona, a Verona, in centro. A parte la benzina e l'autostrada / (sette euro più otto litri di benzina), ci siamo azzardati a sederci al Bar Liston 12 piazza Brà, nei tavolini esterni, con vista sulla piazza dell'Arena», si legge nel post. «Abbiamo optato per due tramezzini, un prosciutto e funghi ed un tonno e pomodori e due spritz uno Campari ed uno Aperol», pubblicando anche la foto dello scontrino in cui risulta una spesa totale di 26 euro, sette euro per ciascuno spritz e sei per ognuno dei due tramezzini.
«In un bar a Vicenza costa un euro e 20 il tramezzino e due euro e 50 lo spritz», continua il turista vicentino. «Cosa bisogna fare contro questi delinquenti che fanno pagare a noi le perdite del periodo Covid sebbene, dopo piagnistei e lacrime da coccodrillo hanno anche ricevuto ristori? Non di meno quando sono andato a ritirare l'auto al parcheggio fuori le mura, per tre ore e mezza di parcheggio 14 euro», lamentandosi quindi anche dei prezzi applicati dall’amministrazione comunale per il parcheggio in centro.
«Forse questi credono di essere al Cipriani o in centro a Parigi o non so mica dove. Questo è il liberismo, che fa pagare euro euro un c...o di tramezzino microsopico del valore di 0,2 centesimi, salvo il lavoro per prepararli. Sabato precedente invece mi sono recato in piazza a Marostica dove la rete diceva ci fosse il consueto mercatino dei robivecchi: in un bar per due tramezzini ed un succo di frutta la cameriera alla cassa batte 10 euro e 60 sessanta, poi calati a otto dopo le mie proteste. Pago e capisco che i bar dei centri storici sono associati per delinquere, rapinare, spolpare e nessuno dice nulla».
Prezzi in linea
Parole durissime, che se da un lato confermano l’aumento dei prezzi un po’ ovunque nei locali, dall’altro attaccano lo storico esercizio veronese con toni assurdi secondo i titolari. «Certo, non siamo in centro a Parigi, ma siamo in centro a Verona». Forse questa persona non è abituata a girare nei centri storici delle città, tra l’altro i nostri prezzi sono in linea con quelli degli altri locali della zona», ammette patron del Liston 12 Claudio Credo, «ma credo che sette euro per uno spritz seduti a due passi dall’Arena non sia certo un prezzo così esagerato. A maggior ragione visto che portiamo sempre come minimo olive e patatine», per non parlare poi dei tramezzini.
«Sono fatti da noi ogni mattina e non sono certo piccoli, niente a che fare con tramezzini striminziti che si vedono da qualche altra parte: a volte addirittura scherzo con i miei ragazzi dicendo di non abbondare troppo con il tonno, usiamo prodotti di qualità che costano parecchio. Senza pensare alle 48 buste paga, siamo aperti dalle 7,30 del mattino alle 2 di notte, i costi sono pazzeschi», conclude Cedro. «Ripeto, mi pare una polemica senza senso, a maggior ragione noi abbiamo tutti i prezzi esposti in maniera chiara. Quindi ripeto, ritengo che questi prezzi siano in linea, ma se uno non la pensa così non è certo obbligato a fermarsi».
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