Il modo in cui commettevano furti erano diversi, scippavano le vittime oppure sottraevano la borsa, appoggiata sul sedile dell’auto, delle massaie intente a caricare la spesa nel bagagliaio dopo essere uscite dal supermercato. E stando all’accusa avevano utilizzato uno dei figli per portar via la Vuitton a una signora di 84 anni e la borsa a un’altra di 87.
Una coppia, quella assistita da Mirko Zambaldo, che individuava le vittime fuori dagli esercizi commerciali, intente a svuotare il carrello. E ieri M.G. di 37 anni e la moglie J.M. di 33 al termine del processo in abbreviato sono stati condannati da gip Marzio Guidorizzi rispettivamente a 5 anni e 1.660 euro e 3 anni 8 mesi e 1.200 euro.
Lui è in carcere per un’altra vicenda e ieri si è scusato con le persone offese presenti nell’aula del gip (parti civili con l’avvocato Maria Tindara Saitta), lei invece a casa per via dei bambini, ma insieme misero a segno una serie di colpi in rapida sequenza tra l’8 maggio e il 3 luglio 2021.
Ferite due signore
Nel primo, avvenuto nel parcheggio del Famila a Legnago, mentre la coppia era in auto con il motore acceso il figlioletto di 10 anni di corsa portò via la borsa a un’anziana poi salì sulla Opel e scapparono. Dieci giorni dopo marito e moglie entrarono in un’agenzia a Verona e stipularono un contratto di compravendita di un’auto, ricevettero le chiavi e si dileguarono senza mai pagarla e senza mai effettuare il cambio di proprietà.
Il 3 luglio l’episodio più grave, qualificato come rapina, perché mentre madre e figlia stavano caricando la spesa J.M. aprì la portiera e prese la borsa sul sedile posteriore nella quale oltre al denaro e al bancomat c’era un bracciale d’oro. Le due donne cercarono di fermare l’auto condotta dall’imputato ma lui accelerò e le due donne vennero scaraventate a terra. La signora di 75 anni si ferì alla testa mentre la figlia di 46 riportò lesioni guaribili in 7 giorni.F.M.