Palazzo Bocca Trezza sta tornando a nuova vita. E come sarà la quotidianità della vita interna al palazzo cinquecentesco che è al centro di Veronetta, lo decideranno i veronesi.
Chiuso da oltre un decennio e vittima di degrado e abbandono, il grande complesso di 4.500 metri quadrati che si affaccia sia su via XX Settembre che su via San Nazaro, è in fase di sistemazione e restauro attraverso un piano di riqualificazione coordinato dal Comune e finanziato grazie ai fondi del Bando Periferie del Consiglio dei Ministri del 2016.
Il progetto
I lavori procedono a ritmo serrato. Nei prossimi giorni, verranno inaugurate le scuderie (edificio lato via XX Settembre) mentre la chiusura dell'intero cantiere è prevista per i primi mesi del 2025, indicativamente dunque entro la primavera del prossimo anno. Nel frattempo, però, i mesi a venire saranno impiegati per decidere come progettare l'utilizzo degli spazi attraverso un percorso di co-programmazione.
Vale a dire, non soluzioni calate dall'alto ma frutto di una condivisione che parte da zero e punta a coinvolgere la cittadinanza: dai residenti all'Amministrazione, dagli Enti del Terzo settore, all'Università e a molti altri. Le varie proposte contribuiranno a definire le progettualità migliori, nell’ottica di spazi condivisi per attività culturali, ricreative e di aggregazione sociale.
Visite al cantiere
Considerato che per capire come utilizzare gli ambienti è necessario conoscerli nel dettaglio, il Comune organizza una serie di visite guidate al cantiere aperto dalle 11 alle 12.30 nei seguenti giorni:
- giovedì 28 marzo
- sabato 6 aprile
- giovedì 18 aprile,
- sabato 4 maggio
- giovedì 16 maggio.
Prenotazioni e informazioni sul sito boccatrezza.it.
Utilizzo degli spazi? Lo decide la città
«La riforma del Terzo settore, pensata nel 2017 ma non ancora del tutto attuale, permette questo cambio di prospettiva e noi la applicheremo al dettaglio. A differenza di quanto avveniva in passato, dove era il Comune a dare l’input sull’utilizzo degli spazi, ora per la prima volta a Verona ma anche a livello nazionale, daremo vita ad un percorso di co-programmazione nel quale tutti saranno coinvolti nella loro definizione. Non sarà un uso esclusivo, ma grazie ad un cambio culturale l'utilizzo degli spazi sarà in condivisione anche a vantaggio delle associazioni. In questo modo tutti saranno chiamati a dare il proprio contributo per il bene comune», spiega l’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini, presentando il progetto e le visite guidate insieme al collega con delega al Bilancio Michele Bertucco, al presidente della prima circoscrizione Lorenzo Dalai, al dirigente del Comune Paolo Martini e all’architetto Pierluigi Grigoletti della ditta Mantovani, che gestisce la comunicazione su Palazzo Bocca Trezza.