Pioggia, allagamenti e cantieri: raffica di incidenti in città

Maltempo e incidenti, il binomio perfetto.  Sono bastate alcune ore di pioggia battente sulla città per registrare quattro incidenti in poco più di tre ore. Una mattinata di lavoro intenso per gli agenti della polizia locale alle prese con ingorghi legati ai rallentamenti causa pioggia e scontri.

Già poco dopo le 8 a lanciare un grido d'allarme sono stati gli automobilisti in coda in Borgo Venezia dove le deviazioni per i cantieri Tav e precipitazioni sono risultati un mix micidiale. «Città bloccata! Intrappolati in viale Venezia», scrive un lettore inviando l'immagine delle code fino a  Ponte Aleardi, «un incubo».

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Raffica di scontri

Poi è iniziata la sfilza di incidenti. Il primo alle 9 in via Caliari dove il bus di linea 33 si scontra con una Toyota Yaris in uscita da via Boccioni. Il passeggero sull'auto rimane intrappolato e i vigili del fuoco sono costretti a intervenire per estrarlo. Fortunatamente non si infortuna in modo grave.

Alle 11.13 è la volta di via Unità d'Italia dove all'altezza di via del Capitel si è verificato un tamponamento tra veicoli in direzione  San Michele sull'unica corsia disponibile. Nessun ferito grave  e mezzora dopo in via Forte Tomba, secondo una prima ricostruzione, un'Audi A4 proveniente da via Pasteur imbocca via Golino in direzione di Cadidavid e a, causa della velocità, perde aderenza, sbanda e urta un autocarro Iveco, una Dacia Sandero e una Ford Focus che erano incolonnate nella direzione opposta, ferme al semaforo. Ferito il conducente sessantenne della Dacia. Infine a porta San Zeno, dove alle 12.40, in via Vittime Civili di Guerra,  una Smart che percorreva Corso Milano, nello svoltare a sinistra in via Colombo ha urtato  la cuspide di marmo, venendo poi tamponata a sua volta da Toyota Rav4. Leggermente ferita la conducente della Smart, 62 anni. 

Allagamenti

Non sono mancate nemmeno le segnalazioni di strade allagate: alcune in città, come per esempio in via Zeviani,  molte invece sulla Transpolesana dove però si è «salvato» il sottopasso di San Giovanni Lupatoto.