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Il funerale

Verona dice addio a Giancarlo «Zuc» Zucconelli: «Nelle sue vignette e nell'arte grandi atti di amore per la città»

Folla di veronesi ai funerali del popolare disegnatore, conosciuto da tutti come Zuc, che per oltre trent’anni ha infiammato le pagine de L’Arena con le sue vignette graffianti
Ultimo saluto a Giancarlo Zucconelli
Ultimo saluto a Giancarlo Zucconelli
Funerali di Zucconelli (Marchiori)

Folla di veronesi ai funerali di Giancarlo Zucconelli. Se n’è andato sfilando tra gli applausi il popolare disegnatore, conosciuto da tutti come Zuc, che per oltre trent’anni ha infiammato le pagine de L’Arena con le sue vignette graffianti.

Caricaturista, pittore, fotografo e illustratore di libri di ogni genere (l’ultimo, «Dante nella Verona scaligera», con testi di Andrea Mirenda, aveva ricostruito il passaggio del Sommo Poeta in città in occasione del settimo centenario dantesco) si è spento lunedì scorso, 19 febbraio, all’età di 80 anni.

Oggi pomeriggio le esequie nella basilica di Santa Anastasia celebrate da monsignor Bruno Fasani, prefetto della Biblioteca capitolare dove, nel 2021, era stata ospitata una mostra con gli acquerelli di Zuc che aveva riportato Dante in uno luoghi che aveva frequentato durante il suo soggiorno nella Verona del Trecento.

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«Prima ancora di Giancarlo, mi è caro ricordare Zuc. Il vignettista – un aspetto che forse poteva distrarre dalla sua reale grandezza di artista – che a modo suo ha sempre tributato grandi atti di amore alla città di Verona», ha detto Fasani durante l’omelia, ricordando, di Zucconelli.

«La passione politica senza essere partitica, che lo portava a dire alla comunità cosa non funzionava. Ma forse», ha sottolineato, «il Giancarlo più grande è l’artista, la cui fama, per quanto grande, è impari alla sua reale grandezza. La bellezza che si sprigionava dai suoi colori e dalle sue forme era molto più della tecnica». 

Laura Perina

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