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L'incontro a Palazzo

Dall'«abbraccio» alle Famiglie Arcobaleno al Pride, Verona cambia marcia sui diritti Lgbtqia+

di Giorgia Cozzolino
Stamattina l'incontro del sindaco con l'associazione che rappresenta le famiglie omogenitoriali. Sabato il Pride per le vie della città e poi la festa al Mura Pride di San Bernardino
La sfilata del Verona Pride in Bra
La sfilata del Verona Pride in Bra
La sfilata del Verona Pride in Bra
La sfilata del Verona Pride in Bra

Dall'«abbraccio» del Comune alle Famiglie Arcobaleno al Pride Verona. Una settimana dove il rispetto dei diritti della comunità Lgbtqia+ passa dalle parole ai fatti. O almeno ci si prova.

Il cambio di passo è comunque percepito. La Verona, nota anche per le mozioni omofobe del 1995, cancellate dall'amministrazione Tommasi, si schiera al fianco delle famiglie composte da genitori omosessuali per ribadire la necessità di «tutelare i bambini e le bambine che dovranno essere trascritti e registrati». 

«Vuoto normativo: tutelare i bimbi»

Una necessità che deriva da quello che il sindaco stesso ha definito un «vuoto normativo» e che è uno dei temi caldi del momento a livello nazionale.  Tema che si è acceso dopo la bocciatura, nel marzo scorso, da parte della Commissione Politiche europee del Senato della proposta di regolamento Europeo per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay e l’adozione di un certificato europeo di filiazione, e con lo stop del Comune di Milano - su ordine prefettizio - di registrare i bimbi con due mamme e due papà. E che è recentemente tornato a infiammarsi con la decisione della procura di Padova di impugnare 33 atti di nascita dal 2017 di bambine e bambini con due mamme.

In questo clima di opposizione di visioni e valori, si staglia l'incontro di questa mattina - 4 luglio - in sala Arazzi fra il sindaco Damiano Tommasi e circa una decina di genitori con i propri figli, rappresentanti dell’associazione Famiglie Arcobaleno che ha sottolineato la «percezione di un cambiamento culturale al quale sta contribuendo la nuova Amministrazione attraverso le molteplici e importanti attività sostenute verso la loro e altre realtà prima di oggi ignorate».  

Presenti in sala Arazzi anche l’assessore alla Pari opportunità Jacopo Buffolo e i consiglieri e le consigliere comunali di maggioranza Alessia Rotta, Annamaria Molino, Paola Poli, Jessica Cugini, Beatrice Verzè, Giacomo Piva, Chiara Stella, Veronica Atitsogbe. 

Attualmente a Verona non risultano richieste di registrazioni e di trascrizioni di figli di coppie omogenitoriali, fanno sapere dal Comune.   E le istanze che dovessero arrivare saranno gestite direttamente dal sindaco, fanno sapere da Palazzo Barbieri, che valuterà le diverse situazioni.

L'incontro a Palazzo Barbieri con i rappresentanti dell'associazione Famiglie Arcobaleno
L'incontro a Palazzo Barbieri con i rappresentanti dell'associazione Famiglie Arcobaleno

Sabato c'è il Verona Pride: «Il cambiamento è già qui»

Intanto Verona si prepara per un'edizione esclusiva del Verona Pride, in programma sabato 8 luglio dalle 16 da piazza Bra. La partenza è prevista alle 17. Il tragitto del corteo prevede il passaggio per corso Porta Nuova, via Valverde, piazzetta Santo Spirito, Stradone Porta Palio, via Saffi, via Mura San Bernardino per chiudersi ai bastioni con una grande festa che si inserisce nell'ambito del Mura Festival.

Il manifesto del Pride scaligero cita: «Purtroppo attraversiamo un periodo storico in cui i diritti finora conquistati vengono messi in dubbio. Proprio per questo, i Pride assumono per la comunità LGBTQIA+ un ruolo ancora più rilevante, assieme ai percorsi di discussione, autoaffermazione e rispetto delle diverse soggettività che portano con sé. Nel nostro Paese le violenze verbali e fisiche nei confronti delle persone ritenute “non conformi” sono all’ordine del giorno e ciclicamente indignano l’opinione pubblica». Secondo gli organizzatori del Pride «l’affossamento da parte dell’attuale governo della legge contro l’omolesbobitransfobia ne rappresenta un lampante esempio. Una legge che era e rimane necessaria per proteggere le persone LGBTQIA+ dalle aggressioni, dal bullismo e dalle discriminazioni, specie quando vengono agite a livello sistemico e istituzionale».

Ma c'è speranza: «Per fortuna, con il recente cambio di passo dell’amministrazione comunale, a Verona sono stati intrapresi percorsi di miglioramento: dallo stralcio delle mozioni omofobe, all’adesione alla rete RE.A.DY, passando per il percorso condiviso realizzato in occasione dell’17 maggio, giornata contro l’omolesbobitransfobia, tutti questi segnali tracciano il solco di una città che vuole cambiare passo e lo sta facendo, progressivamente. La strada sarà ancora lunga, e molti sono i cambiamenti culturali da intraprendere. Ma tutto parte da qui. Parte da noi, dall’ascolto e dalla relazione. Il nostro Pride 2023 è cambiamento ed è già qui».

Mura Pride Fest: la festa dei diritti ai bastioni San Bernardino

E dopo il corteo per affermare i diritti, c'è lo spazio della festa. Questa volta nell'ambito di un Festival che è istituzionalizzato, organizzato infatti da Studioventisette, Doc Servizi e dal Comune di Verona.

«Mura Festival è orgoglioso di accogliere e abbracciare tutte le declinazioni dell’amore nel pieno rispetto di ogni individuo per contribuire, mediante il divertimento e lo svago, alla costruzione di una società migliore», fa sapere Studioventisette. Al bastione di San Bernardino sono in programma talk, incontri, dj set che coinvolgeranno artisti locali e nazionali, attivisti, leader comunitari. 

Si parte alle 18,30 con la presentazione del libro di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano Donna Summer. La voce arcobaleno (Coniglio Editore). A dialogare con gli autori Ilaria Malagutti co-founder di FAN Fuori Aula Network. A seguire il dj set di Dj Roberto Ferro, dedicato alla queen della disco music. Il Mura Pride Fest prosegue con DJ Rosmarino e con un dj set di Laura Marcellini.

«È un evento aperto a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere», precisano gli organizzatori. «Mura Festival sarà felice di accogliere amici, famiglie e quanti desiderano sostenere e celebrare l’amore in tutte le sue forme perché ogni passo che faremo insieme rappresenterà un’impronta nella direzione di una società inclusiva e rispettosa delle diversità».

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