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Diretta Verona

Il questore: «Emergenza migranti? È una crisi epocale e va affrontata tutti insieme»

Il questore di Verona, Roberto Massucci, stasera ospite a Telearena per la puntata di Diretta Verona, anticipa alcune punti della gestione dell'immigrazione e l'effetto sulla città
Il questore di Verona Roberto Massucci interviene sull'emergenza migranti
Il questore di Verona Roberto Massucci interviene sull'emergenza migranti
Intervista a Massucci (Cozzolino)

«Emergenza migranti, la risposta di Verona». È il titolo della puntata di Diretta Verona, il talk show di Telarena condotto a Mario Puliero, che andrà in onda stasera, 21 settembre, alle 21.20 (qui lo streaming). Tra gli ospiti anche il presidente della provincia di Verona, Flavio Pasini, e il questore di Verona, Roberto Massucci che abbiamo intervistato nel video qui sopra.

 

Questore,  emergenza migranti: si parla di centri per il rimpatrio in ogni regione e c'è un pesante dibattito in corso. Le forze dell'ordine che sono in prima linea in questa emergenza, come si pongono su questo tema?
«Diciamo che dobbiamo iniziare a parlare di crisi epocale più che di emergenza perché temo non sarà un tema che ci abbandonerà così presto. Dal punto di vista strettamente di Polizia, non ho dubbi che i Centri di rimpatrio siano un anello molto importante della catena di gestione complessiva dell'immigrazione perché abbiamo la necessità di dare certezza delle conseguenze per chi non osserva la legge, per chi delinque deve tornare nel Paese di appartenenza e questo sconta l'esigenza di arrivare all'identificazione certa. E per questo i Centri di rimpatrio non sono la soluzione assoluta ma sono sicuramente utili a questo  fine. Poi c'è tutto il sistema della regolarizzazione di chi ne ha diritto perché significa poter lavorare e mandare i figli a scuola e sulla regolarizzazione ci sono delle regole da porre in capo alle comunità perché dobbiamo tenere ben presente che essendo una crisi non c'è un ente o un'organizzazione che può risolvere da solo la questione.»

 

Notiamo il gran numero di operazioni interforze che state portando avanti per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusivi di stabili dismessi: è come svuotare il mare con un cucchiaino o è una soluzione concreta?
«È una soluzione concreta. E devo dire che a distanza di qualche mese da questi interventi osservo una diminuzione molto significativa dei fenomeni criminali, soprattutto nelle aree critiche (Veronetta, stazione, Pradaval) perché si è raggiunto l'obiettivo della paura delle conseguenze. Andare a prendere queste persone che occupano abusivamente dei locali, che sono irregolari, che delinquono e hanno numerosi precedenti penali e, anche se in numeri minori di quanti vorremmo, vengono accompagnati nei Centri di rimpatrio o direttamente sui voli per il rimpatrio è un segnale molto importante sul quale non dobbiamo mollare.»

 

Controllo di vicinato, sta prendendo forma questa nuova formula di cooperazione con il cittadino: in che misura  può essere un aiuto reale alle forze dell'ordine?
«Uno strumento che ci può andare concretamente in aiuto ma credo sia molto da lavorare sui cittadini e sul tema dell'immigrazione perché se ci convinciamo che è una crisi epocale allora significa che tutti noi dobbiamo fare i conti con una realtà nuova dove l'accettazione dell'altro, la gestione della paura e l'impegno per far sì che ci sia una integrazione reale credo sia un tema da portare avanti. E il controllo di vicinato credo che potrà funzionare se ci sarà maggiore consapevolezza da parte dei cittadini.»

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