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Le insidie del tradimento

Scopre in casa la moglie con l'amante e lo denuncia per violazione di domicilio

Il rivale incontrava la donna nella loro abitazione quando il marito era lontano per lavoro. La vicenda finirà davanti al giudice
Il tribunale scaligero. La vicenda finirà davanti al giudice
Il tribunale scaligero. La vicenda finirà davanti al giudice
Il tribunale scaligero. La vicenda finirà davanti al giudice
Il tribunale scaligero. La vicenda finirà davanti al giudice

Colpa dell’insonnia. Fu per questo che una notte, mettendo in carica il cellulare, si accorse che qualcuno aveva mandato un messaggio alla moglie. Era tardi, lei dormiva e lui non resistette alla curiosità. Scoprì tutto, cioè che la consorte frequentava un altro uomo e che si scambiavano messaggi utilizzando una piattaforma social.

E scoprì anche che quando lui era lontano da casa per lavoro, cioè molto spesso, i due intrattenevano rapporti intimi, anche in casa sua. Non è dato sapere se tra lui e la signora la situazione si è sistemata, invece ha denunciato l’«altro» per violazione di domicilio.

Perché si era introdotto in casa senza la sua autorizzazione, per di più per fare sesso con la moglie nonostante la presenza del figlio più piccolo della coppia che dormiva. E per questa ragione l’incontro clandestino si era consumato nella lavanderia. Un procedimento per il quale la Procura ha chiesto l’archiviazione ritenendo il fatto «di particolare tenuità» e che quella dell’indagato non fosse una condotta abituale. Richiesta avverso la quale il marito denunciante ha presentato opposizione. E si attende la fissazione dell’udienza davanti al gip.

La scoperta

A causa della professione viaggia spesso, dorme fuori casa e fino alla fine del 2022 non aveva avuto alcuna ragione di dubitare della fedeltà della moglie. Accadde quella sera, con quel messaggio in cui un uomo si scusava per non essersi presentato ad un appuntamento per il caffè. E ha continuato a leggere nella chat lo scambio di messaggi, affettuosi.

Aveva violato la più elementare delle norme a tutela della riservatezza ma di mezzo c’era il suo matrimonio e scoprì che avevano avuto rapporti in almeno due occasioni. Non affrontò con lei nessun discorso e si allontanò per lavoro, come se niente fosse, salvo poi controllare il profilo della moglie: conosceva la password e venne a sapere che si sarebbero incontrati di lì a pochi giorni, di buon’ora e che la moglie aveva consigliato all’«altro» di fingere di dover fare una consegna per non insospettire i vicini. Fu come ricevere una secchiata di acqua gelida.

La difesa

L’avviso di essere indagato per violazione di domicilio ebbe lo stesso effetto sull’amico della signora, e il suo legale, Guido Beghini, sostenne che la violazione di domicilio presuppone un fine illecito e una condotta illegittima. Inoltre non era chiaro se l’accesso in lavanderia fosse avvenuto o meno ma al di là di questo, seppur non gradito, non si trattava di nulla di illegale. 

Fabiana Marcolini

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