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L'inchiesta

Crollo della stella, otto indagati. L’impresa: «Errore umano»

Ma il numero è destinato a salire. Anche ieri sono state ascoltate le testimonianze degli addetti ai lavori. La polizia municipale sta mettendo insieme gli ultimi tasselli
La sequenza dello smontaggio
La sequenza dello smontaggio
La sequenza dello smontaggio
La sequenza dello smontaggio

Sono già otto i nomi delle persone che il pubblico ministero Alberto Sergi sembra intenzionato a iscrivere sul registro degli indagati per il crollo del basamento della Stella cometa all’interno dell’Arena. Un numero che potrebbe però crescere ancora nei prossimi giorni, perché le indagini stanno procedendo senza sosta.

Nuove testimonianze

Anche ieri, infatti, sono state raccolte ulteriori testimonianze, in particolare di alcuni operai che lunedì si sono occupati delle varie fasi relative allo smontaggio dell’imponente struttura. E proprio gli addetti ai lavori figurerebbero tra i primi indagati dell’inchiesta. L’ipotesi di reato è quella di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale.

Nei prossimi giorni potrebbero poi essere sentiti anche i vertici della Fondazione Verona per L’Arena, che ha commissionato l’installazione della Stella cometa, in particolare sulle procedure di affidamento dei lavori e sulle tutele assicurative.

«Un errore umano»

Un’operazione complessa, quella eseguita lunedì, resa ancor più difficile dalle condizioni meteorologiche avverse, e in particolare dalle forti raffiche di vento che soffiavano su Verona. La stessa impresa, contattata da L’Arena, ha riferito che l’incidente sarebbe stato provocato da un errore umano. Ma anche questo sarà effettivamente da verificare.

Il pubblico ministero Sergi ha già annunciato l’intenzione di disporre una consulenza, chiedendo l’aiuto ad alcuni esperti per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e attribuire eventuali responsabilità. La documentazione delle indagini finora eseguite dalla polizia locale, guidata dal comandante Luigi Altamura, è già arrivata in Procura: allo stato attuale mancherebbero ancora alcuni tasselli, ma entro il fine settimana il quadro dovrebbe essere completo.

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I lavori e sigilli

Questo anche per dare il tempo alla ditta incaricata di sgombrare l’area da tutti i macchinari e le attrezzature per lo smontaggio della Stella, che ancora si trovano all’interno dell’anfiteatro.

L’Arena, infatti, si trova attualmente sotto sequestro, su disposizione proprio del pubblico ministero Sergi, ma già da martedì dovrebbe tornare accessibile ai visitatori. A quel punto potranno anche ripartire i lavori del cantiere dell’Art Bonus e poi si dovrà capire come procedere al restauro dei gradoni danneggiati dal crollo della Stella cometa, che potrebbe richiedere settimane: non è escluso che l’area venga chiusa ai visitatori.

Rimozione del basamento

Un altro nodo da risolvere riguarda la rimozione del basamento della stella che si è sganciato dalla gru, cadendo sui gradoni, e che tuttora si trova all’interno dell’anfiteatro. Una struttura pesante e di enormi dimensioni: è probabile che si decida di sezionarla e di farla passare sotto gli arcovoli per l’uscita, mentre sembrerebbe escluso un intervento dall’alto.

Operazioni, a partire dal restauro dei gradoni, che richiederanno un esborso economico considerevole: al momento la quantificazione del danno è difficile. Anche perché i gradoni danneggiati non appartengono allo stesso periodo storico, ma risalirebbero a diverse epoche: i più antichi al tardo Medioevo.

Manuela Trevisani

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