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Come nel film «Parasite»

Ingannano un uomo e si fanno ospitare gratis per sei anni in casa sua

A processo una coppia che era riuscita a circuire un 63enne veronese e a farsi ospitare, con i quattro figli, nella casa dell'uomo
Una scena del film «Parasite»
Una scena del film «Parasite»
Una scena del film «Parasite»
Una scena del film «Parasite»

Come nel pluripremiato film Parasite. La pellicola, che si è aggiudicata quattro Oscar oltre alla Palma d’oro al Festival di Cannes, racconta la storia di una ricca famiglia, sconvolta dall’arrivo di un giovane, che con furbizia e opportunismo, riesce a far introdurre nella loro sontuosissima villa tutta la propria famiglia. Quella era la Corea del Sud. Questa è Verona.

 

Si facevano ospitare gratis

Ieri mattina una coppia albanese, composta dal marito V.A., 46 anni, e dalla moglie E.S., 36 anni, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di circonvenzione d’incapace. 
Secondo la procura, i due avrebbero approfittato dell’infermità psichica di un sessantatreenne veronese (difeso dall’avvocato Malavolta), facilmente circuibile e portato a gesti di immotivata generosità. In sei anni, tra il novembre del 2015 e il dicembre del 2021, la coppia - almeno secondo le accuse della procura - avrebbe spinto il sessantatreenne a ospitare gratuitamente a casa sua non solo gli stessi imputati, ma anche i loro quattro figli, fornendo a tutti vitto e alloggio, oltre a contributi vari per le spese personali, ovviamente prelevando il denaro dal proprio conto corrente.

 

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Sempre secondo la Procura, i due gli avrebbero fatto sottoscrivere un contratto di comodato gratuito dello stesso appartamento valido dal novembre del 2015 al 2030, oltre a varie ricevute di pagamenti semestrali per affitti non dovuti, così da richiederne poi la restituzione, nonostante loro non avessero versato alcuna somma. Infine, la coppia avrebbe fatto firmare al sessantatreenne un contratto di assunzione a tempo indeterminato per E.S., quale colf, con il pretesto che i documenti le servivano per ottenere il permesso di soggiorno, senza che alcuna prestazione lavorativa venisse effettuata: secondo le accuse, per poter chiedere anni di stipendi arretrati. Il processo nei confronti della coppia, difesa dall’avvocato Paolo Tacchi Venturi, inizierà il prossimo 13 ottobre. 

Manuela Trevisani

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