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L'allarme in centro

Topi a pranzo tra i rifiuti e a... spasso nei negozi: arriva il numero verde

«Assalti» in pieno giorno e segnalazioni sempre più numerose. Il commerciante: «Portano malattie e sporcizia». Un residente: «E di notte il problema peggiora». Ferrari: «Studieremo sistemi di prevenzione migliori»
Cassonetti stracolmi e un topo su un cestino dei rifiuti in piazza Pradaval
Cassonetti stracolmi e un topo su un cestino dei rifiuti in piazza Pradaval
Cassonetti stracolmi e un topo su un cestino dei rifiuti in piazza Pradaval
Cassonetti stracolmi e un topo su un cestino dei rifiuti in piazza Pradaval

L’ultima visita risale a qualche pomeriggio fa. Il ratto è entrato in negozio, una boutique di abbigliamento per signore, in pieno giorno zompettando dal marciapiede al gradino d’ingresso e sgattaiolando veloce tra scaffali e sofà sotto lo sguardo attonito e spaventato della titolare che, con prontezza di spirito, è però riuscita a farlo uscire.

Decisamente più drammatico, invece, quanto accaduto a un collega qualche settimana prima. Protagonista un altro grosso roditore, anch’esso entrato in negozio dalla strada lungo cui passeggiava, rimasto invischiato nella trappola per topi: una particolare tavoletta a pavimento su cui è spalmata una colla molto forte. L’obiettivo del dispositivo è infatti fermare il topo per poterlo catturare. Ma l’animale in questione è stato solo rallentato dal potente mastice continuando, pur faticosamente, ad avanzare e a schivare i colpi che il personale del negozio cercava di assestargli con scope e ramazze. Non c’è riuscito e ad avere la meglio, alla fine, è stato il commerciante.

 

[[(video) Spuntano i topi dai cassonetti in centro]]

 

I roditori salgono da tombini e caditoie

Queste due istantanee riguardano la centralissima via Catullo, tangente di via Mazzini a pochi passi da Porta Borsari. Qui, come in gran parte della città antica e nei quartieri, il problema ratti negli ultimi mesi è diventato allarme. Salgono da tombini e caditoie. Camminano indisturbati per le vie del centro, imboccando le porte di negozi, feritoie e angoli nascosti. Frugano tra i cassonetti e i rifiuti lasciati a terra per poi rituffarsi veloci nelle fogne. Il tutto in pieno giorno, anche a favore di turisti e comitive in visita alla città antica.

 

 

La denuncia di residenti e commercianti

Tra piazze e vicoli, i topi stanno insomma diventando una vera e propria emergenza. A denunciarlo sono residenti e commercianti che, già sul piede di guerra, chiedono a gran voce di arginare questo fenomeno tanto brutto quanto preoccupante. «Si tratta di animali notoriamente portatori di malattie. Salgono dalle fogne e vivono in mezzo alla sporcizia. Non è pensabile averli a fianco mentre si lavora», spiega la titolare di un negozio. «Con il buio la situazione peggiora ulteriormente. Capita spessissimo di vedere questi ratti in giro», aggiunge una residente della via.

«Il problema è annoso. Tuttavia, negli ultimi mesi sembra esserci stata una recrudescenza, probabilmente dettata dalla siccità. Rimane il fatto che è necessario intervenire, nei prossimi giorni farò anche un’interrogazione sul tema», anticipa il consigliere comunale del Gruppo misto Luigi Pisa.

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In arrivo sistemi di prevenzione più accurati e c'è già un numero verde

Che le segnalazioni siano effettivamente aumentate nell’ultimo periodo lo conferma anche l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica, Tommaso Ferrari. «Gli episodi sono molti, sicuramente dalla prossima stagione metteremo in atto sistemi di prevenzione migliori di quanto fatto fino ad oggi», avverte Ferrari. «Intanto, abbiamo istituito un numero verde specifico. Ci si può rivolgere chi nota un proliferare di questi roditori e una ditta specializzata interviene ad hoc. Parallelamente, stiamo sensibilizzando gli esercenti sulla corretta gestione delle derrate alimentari e anche su quella dei plateatici e degli spazi esterni», aggiunge l’assessore.

La questione dei rifiuti e il coinvolgimento di Amia

È chiaro, infatti, che il Comune interviene solo nelle zone pubbliche e non in aree, per quanto incolte o sporche, private o demaniali. Il dito dei residenti, tuttavia, è puntato anche contro le batterie di cassonetti disseminate in vari punti del centro storico, spesso stipati di rifiuti fino all’inverosimile sia dentro che fuori i bidoni. Nel caso di via Catullo, sotto accusa è la fila di bidoni in corte Farina. Ma si tratta, sulla base delle segnalazioni arrivate, di un problema diffuso anche in altre zona.

«Questa è un’altra questione ancora che poco o nulla centra con il problema dei ratti», tiene a precisare Ferrari. La questione della gestione dei cassonetti in centro storico rimane comunque una priorità. Nel tavolo che Palazzo Barbieri, e lo stesso Ferrari insieme all’assessore al Commercio Italo Sandrini, ha aperto sulla Ztl – che si sta occupando dei fronti caldi, dal traffico ai plateatici, alle manifestazioni di piazza – il tema rifiuti rimane prioritario. Il nodo, qui, riguarda molte utenze commerciali che utilizzano le batterie di cassonetti destinate in realtà ai privati. «È chiaro che è un sistema che va modificato. Stiamo già ragionando con l’Amia per capire in quale modo», aggiunge Ferrari.

Ilaria Noro

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