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Verona base logistica per l’Ucraina

di Luca Mazzara
In prima linea per Kiev Il Quadrante Europa sarà polo logistico fondamentale per l’invio di merci in Ucraina
In prima linea per Kiev Il Quadrante Europa sarà polo logistico fondamentale per l’invio di merci in Ucraina
In prima linea per Kiev Il Quadrante Europa sarà polo logistico fondamentale per l’invio di merci in Ucraina
In prima linea per Kiev Il Quadrante Europa sarà polo logistico fondamentale per l’invio di merci in Ucraina

Una linea diretta con l’Ucraina. Non solo per l’invio di aiuti umanitari come già avviene da mesi, ma facendo diventare il Quadrante Europa e quindi Verona la base logistica principale non solo per il supporto al Paese martoriato dalla guerra ma anche per la successiva fase di ricostruzione. L’idea è di creare una sorta di “fast corridors”, corridoi dedicati e veloci in arrivo e in partenza verso le mete ucraine, realizzando così il progetto descritto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nella sua recente visita a Kiev assieme al presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi. Durante l'incontro ufficiale, cui ha preso parte anche il presidente ucraino Zelensky, si è parlato infatti anche di logistica: «Probabilmente interverremo in attesa che si possano pienamente recuperare i corridoi marittimi. Da parte nostra c’è l’impegno a cooperare sul corridoio terrestre numero 5 da Kiev al Nord Est italiano, perchè in qualche modo diventino loro porti quelli di Trieste e Venezia e la loro base logistica il quadrante Europa, con la più grande piattaforma del continente che si trova a Verona», ha detto Urso. Verso la ricostruzione «Abbiamo creato i presupposti per il successo della conferenza dei primi di marzo sulla ricostruzione in Ucraina che si svolgerà a Roma e gettato le basi per una effettiva cooperazione industriale e commerciale. Il ministro Kubrakov ci ha illustrato le linee direttive del loro progetto per la ricostruzione, a cui parteciperanno le imprese italiane. E abbiamo garantito il sostegno dell’Italia in ogni consesso anche multilaterale. La disponibilità dei massimi vertici ucraini a incontrarci è, credo, un riconoscimento nei confronti del governo italiano: non tutti i ministri che vengono a Kiev incontrano il presidente». Secondo il ministro i settori in cui l’Italia sarà più presente sono «alta tecnologia, dell’aerospazio, della siderurgia e della metallurgia». E la scelta del Quadrante Europa come punto logistico fondamentale potrebbe avere ricadute anche sul comparto veronese e sulle imprese del territorio. Il Quadrante Europa da marzo è già hub nazionale per la raccolta e la distribuzione degli aiuti al popolo ucraino. Farmaci, alimenti e acqua sono partiti dallo scalo veronese negli ultimi mesi in direzione di Kiev e anche il console ucraino ha visitato il centro scaligero da cui partono treni di aiuti. Ma a partire da Verona probabilmente saranno non solo aiuti ma tutte le merci che serviranno alla ricostruzione del Paese, come sottolinea il presidente del Consorzio Zai - Interporto Quadrante Europa Matteo Gasparato. Corridoi veloci «Anche noi siamo in attesa di definire le modalità operative assieme al ministero», sottolinea Gasparato, «credo che la scelta del Quadrante Europa sia importante anche per le nostre imprese che potranno essere coinvolte, anche se ripeto non sappiamo ancora a che titolo. Dalla collaborazione tra con il consigliere regionale Daniele Polato e tra il management del Quadrante Europa con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è nato l’impegno a cooperare per supportare l’Ucraina nell’impegnativa fase di ricostruzione del paese. In particolare, l’obiettivo è quello di collaborare sul corridoio terrestre numero 5, una delle vie principali di comunicazione dell’Europa centro-orientale che collega i territori di Kiev e Leopoli con il nord-est italiano, di modo che i porti marittimi di Venezia e Trieste possano diventare i loro scali di riferimento, mentre Verona con il suo Quadrante Europa la principale base logistica in funzione retroportuale, gestendone quindi i carichi, provvedendo alla preparazione dei prodotti finali e curandone la distribuzione. Così facendo, ha confermato il ministro Urso, il Quadrante Europa potrà scendere in campo in qualità di più grande piattaforma logistica sul corridoio per contribuire concretamente alla ricostruzione ucraina. Ricadute sul territorio «Come presidente di Consorzio Zai – Interporto Quadrante Europa», dichiara Gasparato, «esprimiamo grande soddisfazione per le parole di fiducia del ministro e per il riconoscimento della nostra realtà. A questo proposito, ci sentiamo onorati di affiancare il nostro Paese nel concorrere alla ricostruzione ucraina, mettendo le nostre infrastrutture logistiche a disposizione della collaborazione internazionale e umanitaria. Questo ci permetterà di accrescere sempre più la sinergia già esistente con i porti di Venezia e Trieste e, di conseguenza, di rafforzare la crescita della nostra economia veronese». Dal punto di vista pratico l’idea è di puntare appunto sui cosiddetti “fast corridors”, luoghi autorizzati che consentono di effettuare le operazioni doganali con molti vantaggi in termini di costi e soprattutto di tempo, eliminando lunghe pause e diminuendo i tempi di attesa, come già avviene per l’invio degli aiuti umanitari. «Andrò a Kiev prossimamente, ripeto credo sia un’investitura importante per tutto il nostro territorio veronese. Siamo convinti che la collaborazione tra le nostre infrastrutture logistiche e Confindustria, coadiuvati dal ministero – non solo porterà benefici per i territori ucraini ma darà anche una forte spinta per il rilancio dell’economia nazionale». •.

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