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Guadagnate di tre posizioni

Verona al quarto posto per qualità della vita: l'Arena traina la città anche nella pandemia

Arena, uno spettacolo della Fondazione, estate 2020 (Brenzoni)
Arena, uno spettacolo della Fondazione, estate 2020 (Brenzoni)
Arena, uno spettacolo della Fondazione, estate 2020 (Brenzoni)
Arena, uno spettacolo della Fondazione, estate 2020 (Brenzoni)

Nell’anno più difficile tra contagi, decessi, crisi economiche, lockdown e quarantene è Bologna la prima città per qualità della vita, secondo la 31ª indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori, pubblicata oggi, che stavolta intende raccontare in presa diretta il differente impatto della pandemia da coronavirus sulle varie aree del Paese.

 

Verona si piazza al quarto posto dietro Bologna, Bolzano e Trento, guadagnando tre posizioni dallo scorso anno. Il distacco con Trento è di pochi decimi di punto mentre con Bolzano e Bologna vi è maggiore distanza, poco più di dieci punti.

 

Tra gli indicatori che vedono eccellere la città di Giulietta c'è ancora quello legato alla spesa al botteghino per gli spettacoli. Nonostante l'estate senza i grandi concerti e con un Festival lirico ridotto a poche serate-evento, Verona si piazza al primo posto in classifica, con mille euro pro capite annuo di spesa, superando di gran lunga Rimini, Milano, Ravenna e Firenze che la seguono in lista.  Questo indicatore concorre nella classifica generale di Cultura e Tempo Libero dove Verona si piazza al 36° posto in discesa.

 

Nella classifica per "Ricchezza e consumi", Verona si piazza appena fuori dalla top ten, all'undicesimo posto, in salita. E a fare da traino in questa analisi è l'immobiliare: la provincia scaligera risulta infatti al terzo posto in Italia nell'indice di "Assorbimento del settore residenziale", vale a dire i metri quadri compravenduti su metri quadri offerti sul mercato  nell'anno in percentuale.

 

Nella sezione "Affari e lavoro", Verona scende invece al 14° posto ed è in discesa, al 35° posto in "Demografia e salute" mentre è in risalita al 13° posto in "Ambiente e servizi", classifica nella quale però emerge con un indicatore in negativo, vale a dire in quello per i "Fondi europei 2014.2020 per l'ambiente e la prevenzione" dove si piazza al all'ultimo posto (107°)  con zero euro pro capite di spesa pubblica sul territorio (incluse risorse attratte) a novembre 2020. Verona scende in 49ª posizione anche nella classifica "Giustizia e Sicurezza".

 

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LA SITUAZIONE NAZIONALE. Bologna guadagna ben 13 posizioni e traina un po' tutte le province dell’Emilia Romagna. Ben cinque su nove si incontrano tra le prime venti: oltre al capoluogo, Parma (8 ), Forlì Cesena (14 ), Modena (15 ) e Reggio Emilia (17 ). Seconda è Bolzano e terza Trento, che hanno saputo tenere le posizioni anche nell’anno della pandemia, benché siano ora attese alla prova di un inverno difficile per l’economia della montagna.

 

A parte queste due province, è soprattutto il Nord a uscire penalizzato dagli effetti su larga scala del virus. Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio e Mantova. Colpita anche Milano - vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 - che perde 11 posizioni, dove pesa il crollo del Pil pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione (con una media di 51 mq per famiglia). La crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33 , in calo di 24 posizioni), Roma (32 , -14), Firenze (27 , -12) oppure Napoli (92 , -11).

 

E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36 , perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19 ) celebra con una buona performance la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni.

 

A registrare scatti di crescita, piazzandosi nella top ten, sono anche altre province di medie dimensioni come Verona (4 , +3 posizioni), Udine (6 , +10 che ottiene la sua migliore performance in Giustizia e sicurezza) e Cagliari (9 , +11, regina della categoria Demografia e salute). Se il Nord scende, il Sud non scala la classifica ma resta al fondo con i problemi di sempre. Questo anno chiude la classifica Crotone, preceduta da Caltanissetta, ultima lo scorso anno.

Giorgia Cozzolino

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