«Per aver trasformato la sua dolorosa esperienza in generoso impegno a diffondere la cultura del dono». Con questa motivazione oggi, 31 marzo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Valeria Favorito Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
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Una cerimonia emozionante, quella nel Salone delle feste del Quirinale. Ha visto protagonista, assieme alle veronesi Carlotta Mancini e Francesca Moscardo, la 34enne nata a Erice (Trapani) e cresciuta in riva all’Adige, che da anni dedica il suo tempo a sensibilizzare i giovani sulla donazione di sangue e midollo osseo.
Da quando cioè, colpita giovanissima da due forme gravi di leucemia, ha affrontato con coraggio e determinazione il percorso della malattia e due trapianti di midollo: il primo nel 2000, il cui donatore è stato il conduttore televisivo Fabrizio Frizzi, e il secondo nel 2013.
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«Dedico questa onorificenza a tutti i donatori e ai malati perché si ricordino che, se ce l’ho fatta io, possono riuscirci anche loro», commenta dal treno che la riporta a casa. Ringrazia inoltre il personale medico senza il quale i progetti che porta avanti non sarebbero stati possibili. Valeria organizza incontri e racconta la sua storia in tre libri, il cui ricavato è interamente devoluto alla ricerca biomedica: «Ad un passo dal cielo», poi il suo naturale seguito «La forza della vita» e la recente autobiografia «Valeria, un dono del cielo», in cui descrive il legame speciale con la famiglia e Frizzi.
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