<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
I nostri soldi

Record di multe nel Veronese: in un anno un tesoretto di oltre 21 milioni

Uno degli autovelox installati dalle amministrazione lungo le strade che attraversano la provincia scaligera
Uno degli autovelox installati dalle amministrazione lungo le strade che attraversano la provincia scaligera
Uno degli autovelox installati dalle amministrazione lungo le strade che attraversano la provincia scaligera
Uno degli autovelox installati dalle amministrazione lungo le strade che attraversano la provincia scaligera

Più di ventun milioni e mezzo euro. Questo è quanto valgono, in tutto, le violazioni alle norme del Codice della strada che sono state rilevate lo scorso anno dagli agenti della polizia locale nel Veronese. Una cifra che nel suo complesso vale l’intero bilancio di un municipio di medie dimensioni e che è particolarmente rilevante anche se da essa vogliamo togliere l’ammontare delle multe che sono state elevate nel comune capoluogo di provincia. Il quale, da solo, ha contato ammende per 11,5 milioni di euro. Poco meno del 30 per cento di questo ammontare, più di 6,3 milioni di euro, è dovuto ad infrazioni legate all’eccesso di velocità.

Un fatto che, forse, ridimensiona la percezione che attualmente è ancora diffusa fra molti cittadini secondo la quale gli autovelox e gli altri strumenti in grado di misurare la velocità dei veicoli vengano utilizzati in qualche modo come un mezzo per fare cassa. In ogni caso, sempre a proposito di casse, va tenuto conto del fatto che non sono stati solo i conti dei Comuni a beneficiare del pagamento delle multe. Per prima la Provincia, infatti, grazie ad essi ha ottenuto nel 2021 proventi rilevanti.

Leggi anche
Dalle multe un tesoro di milioni di euro: il rendiconto degli introiti Comune per Comune

Dal punto di vista dei grandi numeri, va detto che gli incassi dalle sanzioni che sono stati attestati e resi pubblici dalla direzione Finanza locale del Ministero dell’interno, sulla base delle dichiarazioni inoltrate degli enti locali, sono risultati essere ben più elevati nella nostra che in altre province venete. Giusto per fare un esempio, nel Vicentino essi ammontano in tutto a 9,5 milioni di euro, ben più del 50 per cento in meno. I dati, però, vanno analizzati tenendo conto del fatto che in molti Comuni le rilevazioni delle infrazioni compiute dalla polizia locale hanno riguardato anche irregolarità compiute in strade che non sono di diretta proprietà comunale. Ovvero, su arterie di competenza di Regione e Provincia. Enti superiori che alla fine beneficiano di una parte significativa del gettito legato alle multe.

Secondo i dati relativi all’attività compiuta lo scorso anno, l’ente regionale ha ottenuto in tutto 9.500 euro, dall’attività compiuta esclusivamente nel territorio Comunale di Affi, mentre la Provincia ne ha portati a casa quasi 2,5 milioni, grazie a verifiche realizzate in buona parte del territorio provinciale. In entrambi i casi si tratta del 50 per cento delle sanzioni elevate dai vigili. Si tratta di oltre l’11,5 per cento dell’importo complessivo. Una percentuale che, però, sale di molto se si analizzano i numeri in maniera più attenta. Se si considera che a Verona non risultano attività a favore di altre amministrazioni, allora si scopre che dei 10.110.000 euro di sanzioni riguardanti tutto il territorio extra-cittadino, quelli che sono finiti nelle casse della Provincia sono stati praticamente un quarto del totale. 

L’elenco dei Comuni che hanno emesso il maggior numero di multe non è così scontato come si potrebbe immaginare. Ovvero, non sono solo la densità demografica, l’attrazione verso l’esterno e la presenza di arterie importanti a spiegare i dati disponibili. Se, come si diceva, inevitabilmente la città vale da sola più della metà dell’ammontare complessivo delle sanzioni, poi non è il calcolo basato sul numero di abitanti delle varie municipalità quello che va fatto per dare un’idea della situazione in atto. Villafranca, che, con i suoi oltre 33 mila residenti è il primo comune della provincia, è risultato al quarto posto nella classifica delle contravvenzioni, con sanzioni per 576mila euro, di cui 279mila per velocità. È stata superata da San Giovanni Lupatoto, che ha registrato il valore nettamente più alto di tutti, si tratta di oltre due milioni di euro, 2, 049 per la precisione, di cui 1,53 per non rispetto dei limiti, da Legnago, 1,17 milioni complessivi, il 50% dei quali per velocità, e da Sona, con 610mila euro in tutto. 

Se ci sono municipalità che registrano dati decisamente rilevanti, ce ne sono altre nelle quali, invece, sembra che nessuno contravvenga alle norme che regolano la circolazione sulle strade. Quasi un Comune su dieci, si tratta di nove dei novantotto della nostra provincia, ha infatti comunicato al ministero di non avere avuto nel 2021 nessun provento da sanzioni. Una situazione che non è dovuta al fatto che queste municipalità hanno delegato a gestioni associate la gestione dei controlli e della loro rendicontazione - cosa che invece è avvenuta per tre Unioni, attive nell’Est e nella Bassa, che hanno presentato i dati in forma cumulativa - e che, singolarmente, concerne amministrazioni tutte presenti nella fascia collinare o montana della provincia. Partendo dalla zona Ovest, si tratta nell’ordine di San Zeno di Montagna, Ferrara di Monte Baldo, Marano di Valpolicella, San Mauro di Saline, Badia Calavena, Selva di Progno, Tregnago, Vestenanova e Roncà.

Luca Fiorin

Suggerimenti