«Il ballottaggio è un risultato storico per la città, per la parte che rappresento e per quanti hanno deciso di supportarmi, e credo che un un altro segnale al di là del ballottaggio stia arrivando, che è la voglia di cambiare e la voglia di girare pagina; è ovvio che girare pagina è più facile se si sceglie una figura nuova e non chi ha amministrato la città negli ultimi quindici anni».
È il commento del candidato sindaco di Verona per il centrosinistra, Damiano Tommasi, al risultato del primo turno delle Comunali. «Ero certo - ha aggiunto Tommasi - di voler scendere in campo per vincere, del risultato sono ancora incerto, perché sono abituato a fare di tutto per vincere, ma soprattutto ad aspettarmi anche l’eventualità che questo non avvenga. Siamo all’inizio della partita, non è ancora cominciata. Qualcuno parla di primo tempo ma il primo tempo finisce stasera. Ci si accorge che forse il centrosinistra è una proposta credibile. Quindi noi ci credevamo fin dall’inizio e siam convinti che possa essere davvero una svolta per la città, ma questo lo dovranno dire gli elettori e le elettrici e soprattutto dobbiamo partire dai dati certi che arriveranno stasera», ha concluso.
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In diretta da Telearena in serata Tommasi ha detto: «Il risultato delle urne è chiaro: 7 cittadini su 10 hanno bocciato l'amministrazione uscente. Noi abbiamo continuato a parlare del progetto della Verona futura e non dell'altro. Abbiamo sei liste che hanno depositato un programma e ci troviamo di fronte a un altro candidato con sei liste, la vera sfida è coinvolgere le nostre diversità verso il futuro e più di altri credo che noi siamo più credibili di altri»
Sorpreso dal risultato? «Sono rimasto più sorpreso dal risultato del sindaco uscente che è il più basso della storia di Verona e sorpreso del risultato delle nostre liste civiche che confermano che il messaggio dato alla città è stato compreso»
E aggiunge: «Il "riscaldamento" era coordinarci e trovare una proposta unica, il messaggio è passato, ora inizia la partita. I veronesi ora hanno una scelta da fare: il passato o il futuro. Chi ha votato la nostra coalizione ha avuto la volontà di girare pagina rispetto agli ultimi 15 anni di amministrazione. Ora c'è da portare al voto chi non ha partecipato e chi non avrà il proprio candidato al secondo turno».
E riguardo all'accusa di inesperienza aggiunge: «Sentir parlare di me vuol dire che non c'è una proposta per Verona, si sono persi cinque anni». E chiude citando Gianni Mura sottolineando che se vincerà scalerà cima Coppi allo Stelvio in bicicletta e ringraziando Fabio Capello e Gabriel Batistuta che gli hanno scritto.