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Tocatì, l’Europa porta a Verona
250mila appassionati di giochi

Spettacolare esibizione di lotta greca Paradosiaki in piazza Erbe
Spettacolare esibizione di lotta greca Paradosiaki in piazza Erbe
Spettacolare esibizione di lotta greca Paradosiaki in piazza Erbe
Spettacolare esibizione di lotta greca Paradosiaki in piazza Erbe

Circa 250mila persone in quattro giorni. Anche la 15a edizione del Tocatì, il festival internazionale dei giochi in strada, che si è concluso domenica, ha registrato un grande successo, riempiendo il centro storico di migliaia di famiglie e attirando tanti turisti.

Il tempo in alcune giornate ha fatto le bizze, e le condizioni meteorologiche hanno implicato diversi cambiamenti di programma e a causa delle nuove disposizioni di legge sugli eventi, l’Associazione Giochi Antichi ha compiuto un supplementare, non indifferente, sforzo organizzativo al fine di garantire ulteriori condizioni di sicurezza per tutta le comunità partecipanti, i volontari, i partner e i visitatori. Ciò nonostante i numeri confermano e superano le attese.

Durante il festival, con un convegno internazionale, è iniziato ufficialmente il percorso di candidatura del Tocatì per l’iscrizione nel «Registro delle Buone Pratiche» per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Unesco. Una grande sfida condivisa da Aga (associazione giochi antichi) con Aejst (Association européenne des jeux et sports traditionnels) e con Simbdea (professionisti, studiosi e volontari attivi nell’ambito dei beni demoetnoantropologici dei musei e del patrimonio culturale materiale e immateriale). L’immagine coordinata del Festival è stata realizzata nello spirito del progetto di candidatura: 9 simboli che sintetizzano e rappresentano graficamente i tanti significati del Gioco e che si alterneranno nelle prossime tre edizioni.

Per il 2017 i temi protagonisti sono stati la Comunità, l’Incontro e l’Appartenenza, nel 2018 il focus sarà sul Territorio, Confronto e Patrimonio, mentre nel 2019 Salvaguardia, Evoluzione e Impegno. Nelle giornate di sabato e domenica, il meteo ha permesso al pubblico di fruire al meglio di tutta l’offerta di giochi tradizionali delle Regioni Europee e Italiani.

Le lotte tradizionali, strategicamente poste nel cuore di Verona, piazza Erbe, hanno calamitato l’attenzione di migliaia di spettatori. Incuriositi e affascinati dall’eleganza e potenza dei corpi dei lottatori, sono rimasti incantati da una pratica ludica che affonda le radici nell'origine della civiltà. Grandissima l’affluenza anche nelle stazioni di gioco tradizionali, dove il pubblico ha avuto l'occasione di apprendere le regole e la storia dei giochi e anche, valore distintivo del Tocatì, conoscere e dialogare direttamente con i giocatori, scoprendone l’umanità, il vissuto e il temperamento.

La comunità calabrese Fossatesi nel mondo di giocatori dell’U’Brigghjiaru, ha coinvolto tanti, con irresistibile entusiasmo, nella secolare sfida ai birillli; l’Associazione Sant’Antuono e le Battuglie di Pastellessa ha commosso e coinvolto tutti con l’antico rito di corteggiamento del Laccio d’Amore. In piazza Duomo, la comunità cremonese di Fossacaprara ha coinvolto tutti nelle corse con le rotoballe di fieno mentre la verace comunità di Pienza con il gioco del Cacio al Fuso ha stupito per la precisione con cui i giocatori riescono a far rotolare un formaggio verso il centro di un bersaglio disegnato a terra. Confermato il successo delle stazioni di gioco di Calciobalilla e delle Cerbottane, in grado di evocare i ricordi giovanili dei più grandi e a stuzzicare le fantasie dei più giovani. Grande successo anche per gli altri giochi italiani di questa edizione, tra cui il Fiolet (Valle d’Aosta), il tiro con il Bastone (Puglia), la Borella (Veneto), il Ruzzolone (Umbria) e S’istrumpa (Sardegna) e ai giochi urbani, come Kendama, Graffiti Game, Parkour, Ultimate Frisbee, Skateboard.

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