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LA SVOLTA NELL'AZIENDA

Agsm Aim, la prima mossa di Testa: «Metà compenso al fondo bollette»

di Enrico Giardini
Il nuovo presidente: «Ho ricevuto molto dalla città, faccio la mia parte nel sostenere nel pagamento i tanti in difficoltà»
testa agsm sera

Cambio della guardia ad Agsm Aim. Il Consiglio di amministrazione ha nominato presidente Federico Testa, 68 anni, professore di Public Management all’Università di Verona, già presidente di Enea, vicepresidente di Agsm nel 2002, già deputato del Pd. Indicato dal sindaco Damiano Tommasi in quota alla maggioranza di centrosinistra, Testa prende il posto di Stefano Casali, di Verona Domani, l’ex presidente che fu nominato dall’ex sindaco Federico Sboarina e che Tommasi ha revocato per il venir meno del rapporto fiduciario. Il cda ha accolto poi come nuova componente Angela Broglia, professore di Economia aziendale a Verona, che prende il posto della leghista Francesca Vanzo, pure revocata.

Presidente Testa, per lei è un ritorno in Agsm, ora anche Aim, con Vicenza. Con quale spirito affronta l’incarico?
Sono passati molti anni da quella esperienza e lo scenario è molto cambiato. Ora per Agsm Aim è importante attivarsi concretamente per ridurre al minimo l’impatto che la crisi energetica sta avendo sulle imprese e sui cittadini, ma anche per aumentare sempre di più l’offerta e la qualità dei servizi. Su questo, lancio però anche un segnale di tipo personale.

Cioè?
Ho ricevuto molto da questa città. Sono un dirigente pubblico, vicino alla pensione. So che tanti cittadini versano in difficoltà per il caro bollette e quindi ho deciso, nel firmare il modulo del mio insediamento, di destinare la metà del compenso, che credo fosse di 75mila euro, forse aumentato successivamente, al Fondo bollette di Agsm Aim per sostenere quanti sono in situazione di disagio.

La nomina sua e della consigliera Angela Broglia è giunta dopo mesi di polemiche legate al fatto che il cda aveva tolto le deleghe per operazioni straordinarie al consigliere delegato Stefano Quaglino. Un atto seguito allo stop dato dal cda, dopo Agsm Aim Energia, all’operazione di acquisizione del 35 per cento della società lombarda Compago Srl. Ma lei come valuta questa operazione Compago?
Ho bisogno di tempo per approfondire il tema, ma prendo atto che il 29 luglio scorso il cda di Agsm Aim ha detto al consigliere delegato Quaglino di procedere con l’operazione, considerandola coerente con il piano economico e con gli obiettivi strategici dell’azienda.

L’ex presidente Casali, però, ha sempre detto che il cda del Gruppo Agsm Aim non ha deliberato nulla. Che cosa replica?
Quaglino, come risulta dal verbale della seduta del 29 luglio, dopo aver illustrato il piano Compago, ha detto che, cito, “il consigliere delegato ringrazia il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale per il contributo espresso da tutti per la finalizzazione dell’accordo, tenendo conto del quale ha concluso la negoziazione con controparte con l’esito oggi descritto”. E il vicepresidente Vivian dice poi che “l’operazione rientra infatti nel piano industriale e, conseguentemente, tra le facoltà del consigliere delegato di dare attuazione e di approvare”.

Casali ha detto però che nulla è stato deliberato.
Casali nel verbale “ringrazia a nome di tutti il consigliere delegato per aver recepito i suggerimenti e le osservazioni espresse dal cda e dal collegio sindacale. Propone quindi di procedere come già espresso dal vicepresidente”. Per me significa che l’operazione è stata approvata.

Agsm Aim è nata due anni fa. Lei che cosa pensa di alleanze con altre multiutility?
Le alleanze vanno valutate dal Consiglio di amministrazione dell’azienda nel suo complesso e anche dai soci, cioè i Comuni di Verona e di Vicenza. Quindi è del tutto prematuro parlare di alleanze, in questo momento.

Lei si espresse a favore di un’alleanza di Agsm e di Aim con A2a Milano e Brescia, molto contestata. Non se ne fece poi nulla. È ancora convinto?
In quel momento ritenevo che fosse importante per Agsm compiere un passo in avanti. Comunque, con la fusione di Agsm Verona con Aim Vicenza, i Comuni e il Cda fecero un passo positivo.

Agsm Aim distribuisce utili milionari ai Comuni. La sua linea?
Agsm Aim contribuisce in maniera importante al bilancio dei Comuni con i propri utili, che derivano dalle bollette. Forse ha senso pensare di ragionare su modalità di contribuzione che non penalizzino chi consuma di più, magari una famiglia numerosa, trovando le modalità di intervenire nei confronti di chi ha più bisogno.

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