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A ottobre primo passaggio al nuovo segnale digitale

Televisori, scatta oggi il bonus rottamazione. Circa 320mila famiglie veronesi dovranno cambiare apparecchio

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Scatta oggi il bonus Rottamazione tv, in vista del passaggio alle nuove trasmissioni digitali
Scatta oggi il bonus Rottamazione tv, in vista del passaggio alle nuove trasmissioni digitali
Scatta oggi il bonus Rottamazione tv, in vista del passaggio alle nuove trasmissioni digitali
Scatta oggi il bonus Rottamazione tv, in vista del passaggio alle nuove trasmissioni digitali

Scatta oggi il bonus per l’acquisto di televisori compatibili con i nuovi standard di trasmissione del digitale terrestre. Dal primo gennaio del 2023 si completerà infatti il riassetto delle frequenze e il passaggio definitivo al modello Dvbt-2: un percorso che attraverserà già un primo step quest’anno, a ottobre, quando alcuni programmi nazionali saranno visibili esclusivamente in alta definizione. In sostanza, rischieranno di trovarsi con lo schermo nero molti consumatori che hanno acquistato il televisore prima del 2017.

 

Il primo passaggio

Tuttavia numerose tv, vendute anche prima di quella data, hanno le carte in regole per superare questo primo passaggio: è sufficiente fare un test, provando a vedere i canali già disponibili in Hd, ad esempio 501 per Raiuno Hd, 505 per Canale 5 Hd e 507 per LA7 Hd. Se almeno un canale Hd è visibile, la tv non deve essere cambiata. Per rendere l’idea, il 74,5% delle famiglie possiede un apparecchio televisivo abilitato a questo passaggio, che tecnicamente si chiama decodifica Mpeg-4: lo sostiene una indagine realizzata dalla Fondazione Ugo Bordoni dal titolo «Diffusione degli Apparati tv in Italia e scenari evolutivi» e i cui risultati sono applicabili, secondo Adiconsum Verona, anche allo scenario scaligero. Significa, ipotizzando la presenza di un televisore per nucleo familiare, 100mila apparecchi da sostituire a stretto giro.

 

Il secondo passaggio

Ma i numeri lievitano in prospettiva del secondo passaggio, quello più significativo, che segna l’introduzione definitiva dello standard Dvb-T2 (necessario per liberare frequenze per il 5G), e che coinvolgerà il Veneto tra il gennaio e il marzo del prossimo anno. In questo caso tutti gli apparecchi acquistati prima del dicembre del 2018 risulteranno inutilizzabili. Se si è perso il libretto di istruzioni o si è dimenticata la data d’acquisto, basta fare un test: provando a visualizzare i canali di test 100 e 200, deve apparire la scritta «Test HEVC Main10». Sempre basandosi sulle stime della Fondazione Bordoni, solamente il 17,9% dei televisori italiani è in grado di superare questo esame, di ricevere cioè le trasmissioni Dvb-T2: significa che circa 320mila famiglie veronesi dovranno cambiare l’apparecchio.

 

I bonus

E sono soldi che se ne vanno, che raddoppiano nel caso di più televisori distribuiti in più stanze della casa. Per questo il Governo ha deciso di andare incontro alle famiglie mettendo a disposizione due tipi di aiuto: il primo, il «bonus tv» a disposizione dallo scorso anno, che permette di avere 50 euro di sconto sull’acquisto di un nuovo televisore o di un decoder, ma a patto di avere un Isee inferiore ai 20mila euro.

Il 23 agosto inizierà invece la corsa all’altro bonus quello «Rottamazione tv», che prevede uno sconto del 20%, fino a 100 euro, sull’acquisto di un televisore di nuova generazione legato alla rottamazione del vecchio apparecchio. Si tratta appunto di una corsa, perché «il bonus è fino a esaurimento: chi prima arriva meglio alloggia, con la conseguenza che chi è più in là con l’età o ha meno dimestichezza con moduli e normative rischia di non ottenere un euro», commenta Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona.

Non nasconde le sue perplessità, Cecchinato, circa questa nuova «rivoluzione» decisa dal Governo: «Avevamo appena metabolizzato il passaggio al digitale terrestre che aveva creato non pochi disagi a molti famiglie», spiega, «ed ecco che siamo costretti a rinnovare ancora una volta il parco televisori. Come associazione non crediamo sia questo il momento giusto, molte famiglie vivono una situazione di difficoltà. Inoltre si tratta di un cambiamento poco comunicato: serve fare più informazione, aiutare chi non sa destreggiarsi e soprattutto aumentare i bonus, soprattutto quelli destinati ai chi si trova in condizioni economiche di maggiore fragilità».

Francesca Lorandi

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