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Slot, paletti più rigidi
per le nuove aperture

Nuovi limiti urbanistici per la collocazione delle sale slot
Nuovi limiti urbanistici per la collocazione delle sale slot
Nuovi limiti urbanistici per la collocazione delle sale slot
Nuovi limiti urbanistici per la collocazione delle sale slot

Sale da gioco d’azzardo e slot machine: il Comune dà un giro di vite. Agendo sul versante della tutela della salute pubblica per la lotta alla ludopatia, con un provvedimento di tipo urbanistico-edilizio. Visto che non può farlo su quello del rilascio delle licenze ad avviare l’attività, il che dipende dallo Stato.

Così, emessa l’ordinanza che riduce a massimo otto ore al giorno gli orari di apertura delle sale, ora arriva anche una delibera di indirizzo che fissa una distanza minima (almeno un raggio di 500 metri) per le nuove sale da luoghi sensibili, come scuole, centri sportivi, luoghi di culto, centri anziani, caserme, ospedali. È il punto centrale della proposta che l’Amministrazione userà per varare un atto amministrativo (variante) sulla base della delibera di iniziativa consiliare presentata dal vicecapogruppo della Lista Tosi Vittorio Di Dio, di Verona Sociale (destra). Con il contributo di un altro movimento di destra, Difesa Sociale, guidato da Alessio Nello, «che lancia un nuovo modo di fare politica, fondato sulle idee, cercando collaborazione su singole iniziative sociali». La delibera, valida come atto di indirizzo, è stata approvata dal Consiglio il 19 maggio. «La ludopatia è una piaga e può sfociare nella delinquenza. Ed è un costo sociale. Da qui il nostro provvedimento, che nasce sulla scia dell’apertura di una nuova sala in Borgo Trento, in via Todeschini».

La delibera impegna sindaco e Giunta a tutelare le categorie più vulnerabili, vietando fra l’altro l’apertura di nuove sale pubbliche da gioco e la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali che di trovino a una distanza inferiore ad almeno 500 metri da luoghi sensibili. «Grazie a un emendamento dell’opposizione, accolto», dice Di Dio, «si chiede inoltre di convocare la conferenza dei sindaci dell’Ulss 20 per valutare le migliori soluzioni nei singoli comuni sui criteri urbanistici. E di concordare, con il dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss 20, la modalità di diffusione di informazioni sulle patologie da gioco d’azzardo». Inoltre, verranno promosse iniziative di volontariato di informazione. «Stiamo lavorando alla variante al Piano degli interventi», dice Gian Arnaldo Caleffi, assessore all’urbanistica e all’edilizia privata, «e questa delibera sulle slot, che integra quella varata dalla Giunta, rientrerà nella variante, che entrerà in vigore a fine anno ma potrebbe essere adottata già da luglio». Ma se la distanza è un raggio di 500 metri, il che significa un chilometro di diametro, dove si potrà realisticamente insediare una sala? «Altri Comuni hanno fissato un raggio di un chilometro, ma non sono sopravvissuti al Tar. Altri 250 metri di raggio», dice Caleffi, «e sono sopravvissuti. Noi con 500 metri riteniamo di aver stabilito un limite congruo».

Orietta Salemi, consigliere regionale del Pd, però avverte: «Si persevera nel fare nuove proposte di legge per contrasto e prevenzione verso il gioco d’azzardo. Diamo invece corso alla legge regionale votata unanimemente dal Consiglio nel 2015».

Enrico Giardini

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