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dramma in centro

Senzatetto trovato morto all'alba in piazza San Tomaso: «Era un uomo buono»

Il corpo del 59enne, conosciuto per i suoi problemi di abuso di alcol, è stato rinvenuto dagli operatori dell'Amia che hanno chiamato il 118 e il 113
La panchina di Cecil nella foto pubblicata dalla Ronda della Carità
La panchina di Cecil nella foto pubblicata dalla Ronda della Carità
diacono Iannone, testimonianza sul senzatetto morto a San Tomaso (Vaccari)

Il corpo di un senzatetto di nazionalità romena e conosciuto per i suoi problemi di abuso di alcol è stato rinvenuto questa mattina, 10 aprile, alle 7 nelle vicinanze della chiesa di San Tomaso dagli operatori dell'Amia che hanno chiamato il 118 e il 113.

Su disposizione del magistrato la salma del cinquantanovenne è stata depositata presso le celle di Borgo Roma a disposizione per l'ispezione.

Sul luogo del ritrovamento, questa mattina, la polizia scientifica: sul corpo non sono emersi segni di violenza anche se il volto dell'uomo era tumefatto. Resta da stabilire se si tratti di una morte naturale, una caduta accidentale - come appare probabile - oppure di un'aggressione, anche se quest'ultima ipotesi non è al momento la più percorribile, non essendoci elementi.

Probabilmente il magistrato disporrà l'autopsia.

 

 

 

Il testimone

La scena della polizia giunta in forze sul sagrato ha attirato l'attenzione del diacono della parrocchia, Sabato Iannone: «Arrivando ho visto la polizia e il corpo coperto da un telo a terra. Essendo diacono della parrocchia di San Tomaso, sono intervenuto per vedere cosa fosse successo», racconta. «Quando la polizia lo ha scoperto, ho visto l'uomo con il volto insanguinato. Lo conoscevo, si chiamava Cecil: mi è dispiaciuto, perché era una persona buona, lo vedevamo anche a qualche funzione religiosa, si sedeva spesso nelle ultime panche della chiesa. Lo ricordo bene, perché ogni volta che verso le 18 dovevo chiudere la chiesa, ci scambiavamo un sorriso e lui capiva: salutava e usciva».

 

Il commento del comune di Verona

«La persona deceduta viveva per scelta in strada dal 2018, senza voler ricorrere ai dormitori messi a disposizione», ha dichiarato l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni. «Nonostante questo è sempre stato seguito dai Servizi sociali e da alcune associazioni del territorio che, anche nell’inverno appena concluso, hanno ripetutamente tentato di dare assistenza, offrendogli la possibilità di un letto dove ripararsi durante la notte. Proposta che è sempre stata rifiutata. Non possiamo obbligare nessuno, l’assistenza però c’è ed è sempre stata attiva nei suoi confronti non solo da parte del Comune ma da diverse associazioni cittadine del Terzo settore che ringraziamo per il loro costante impegno.
Ad oggi sono complessivamente 287 i posti letto messi a disposizione sul territorio cittadino, grazie ad un lavoro importante portato avanti nel corso dell’inverno 2023/2024. Inoltre, mentre in altre città questa attività è già stata chiusa da diverse settimane, a Verona abbiamo accolto la richiesta di un prolungamento del servizio di accoglienza dei dormitori».

«Stiamo cercando di reperire nuovi fondi per ampliare l’accoglienza richiesta in occasione dell’ultimo tavolo di confronto realizzato con le associazioni e i gruppi che seguono le gravi marginalità», ha spiegatp l’assessore al Bilancio Michele Bertucco. «Per farlo abbiamo individuato nell’ambito del bilancio risorse per consentire l’apertura dei dormitori fino alla fine di aprile. La volontà dell’Amministrazione è di confrontarsi nuovamente, per affrontare anche situazioni di gravi marginalità che sono note e sulle quali intendiamo operare, anche in accordo con le associazioni».
 
 
 

 

Alessandra Vaccari

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