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Tragedia sfiorata

Senzatetto si rifugia nel cassonetto, l'operatore Amia blocca il compattatore all'ultimo momento

Questa mattina in via Saliceto, in Borgo Venezia, grazie alla prontezza dell'addetto di Amia. Bechis: «Tragedia evitata grazie a lui»
Uno dei mezzi di Amia
Uno dei mezzi di Amia
Uno dei mezzi di Amia
Uno dei mezzi di Amia

Una notte gelida, nel freddo di questo aprile che sa di inverno, lo ha spinto a cercare riparo in un cassonetto dell’immondizia. Un gesto frutto della disperazione che solo chi vive per strada può comprendere fino in fondo e che poteva costagli la vita.

All’alba di stamattina (22 aprile), poco dopo le 5,  in via Saliceto, in Borgo Venezia, i destini di due uomini si sono incrociati: un operatore di Amia si è accorto all’ultimo momento che nel contenitore, che il mezzo meccanico stava svuotando all'interno del compattatore, c’era una persona. Di colpo ha frenato tutti i sistemi e l’uomo è uscito sano e salvo dal cassonetto fuggendo via come un’ombra. Il cuore gli sarà scoppiato nel petto per il pericolo scampato, correndo lontano da quella che poteva essere la sua bara.

Ma un altro cuore ha sobbalzato: quello dell’addetto di Amia, uscito scosso da questa esperienza. Ha visto un ragazzo tra i 20 e i 30 anni, con un giubbotto scuro e un cappello di lana, sgattaiolare via senza nemmeno avere il tempo di assicurarsi che stesse bene.

I colleghi: «Tragedia sfiorata»

«Avrebbe potuto non accorgersene e avrebbe triturato un uomo», raccontano i colleghi che immaginano bene come possa sentirsi. «Ora che si è soli sul mezzo, anche se ci sono i sistemi di controllo, rendersi conto di quello che stava per succedere non deve essere stato facile, è stato molto bravo. Chissà con quale spirito tornerà a lavorare domani», dicono.

Il presidente di Amia, Roberto Bechis conferma l’accaduto senza aggiungere dettagli per proteggere l’operatore che ringrazia per la diligenza dimostrata nel compiere il suo lavoro. «Su questi mezzi ci sono dei sistemi di sicurezza, ma è soprattutto grazie alla prontezza e all’attenzione del nostro operatore che si è evitata una tragedia», chiarisce.

I precedenti

«Un caso simile è capitato sabato scorso», racconta Gabriele Maurina, rappresentante sindacale della Uil cui aderisce circa l’80 per cento del personale Amia. «Un altro operatore ha notato dai sistemi qualcosa che sembrava un corpo all'interno del cassonetto quando questo era già agganciato e ha fermato tutto. È sceso a controllare per poi scoprire che si trattava di un manichino», dice sottolineando quanto un occhio attento sia fondamentale in questo lavoro.

A divulgare la notizia sui social è stata la Ronda della Carità ricordando che nel febbraio del 2014 un senzatetto, Adrian Agu Malin, non fu altrettanto fortunato. Cercando riparo in un container per la carta, in Corte Pancaldo, Adrian perse la vita a soli 41 anni quando si attivò il compattatore. «Fra qualche giorno terminerà l'accoglienza invernale nei dormitori e, con temperature che sono ancora invernali, altre ottanta persone si ritroveranno a dormire in strada», spiegano. «Dobbiamo tutti fare di più per garantire che nessuno debba vivere nel terrore costante di non sopravvivere alla notte».

Giorgia Cozzolino

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