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L’istruzione per l’infanzia

«Scuole materne in difficoltà», sindacati sul piede di guerra

Denunciano carenze di organici, tagli alle classi e precariato. L’assessore La Paglia «Pronti al dialogo»
Bambini in una scuola dell'infanzia
Bambini in una scuola dell'infanzia
Bambini in una scuola dell'infanzia
Bambini in una scuola dell'infanzia

Riduzione delle sezioni, assunzioni risicate al minimo e una carenza di docenti che genera disagi nelle scuole dell'infanzia comunale. Sono questi i motivi che portano le sigle sindacali, compatte, a dichiarare lo stato di agitazione, chiedendo all'amministrazione una maggiore chiarezza sulla strada che intende intraprendere per salvaguardare lavoratori e servizio.

Oggi, 19 marzo, i sindacati si recheranno in Procura, per denunciare doppi turni, straordinari e le incertezze del personale precario, alle prese con pensionamenti e i tentativi di accedere ai concorsi per divenire statali.

«Stiamo cercando una possibilità di riconciliazione e raffreddamento per mettere fine a una situazione che si trascina da tempo», dice Nicola Cavedini della sigla Csa, a nome di colleghe e colleghi di Cgil, Cisl, Snals, Confsal, Confsal funzioni locali.

«Se non si vedranno aperture, il personale è pronto a organizzare scioperi, presidi, volantinaggi per informare le famiglie che il servizio comunale per l'infanzia, considerato un'eccellenza, si sta disgregando. Serve con un urgenza un concorso pubblico».

La risposta dell'Amministrazione

L'assessora alle politiche educative, Elisa La Paglia assicura la completa disponibilità nell'incontrare le sigle. «La mancanza di personale non c'è, e lo dimostra il fatto che gli straordinari sono praticamente a zero. Nonostante il calo demografico della fascia 0-6 sia del 16 per cento e quello per l'età dei 10 anni al 25 per cento, abbiamo mantenuto lo stesso numero di personale. Vero è che, a fine anno, il governo ha tagliato i fondi per il personale pubblico e le assunzioni pianificate per il triennio da qui al 2026 sono state in buona parte ridotte, non solo nell'ambito scuola, ma potranno essere integrate».

Circa l'accusa dei sindacati di avere una lista di attesa di circa 200 bambini, il 27 per cento degli iscritti, per La Paglia il dato è fuorviante.

«Il dato comprende l'intero numero di iscrizioni, anche quelle dei bambini iscritti in tre diverse scuole in attesa degli esiti delle graduatorie».

Posti liberi e affollamento

«Fino a un mese fa avevamo ancora 60 posti liberi che ora sono di più. Il 6 aprile saranno confermate le iscrizioni, il che farà scorrere le graduatorie. Ci sono zone, come Villa Are o la Bottagisio, dove ci sono poche richieste e ci sarebbero sezioni disponibili, altre, a Borgo Roma, dove le richieste sono molte ma non abbiamo aule sufficienti. Stiamo lavorando per la qualità con laboratori di teatro, musica e per favorire la compresenza. Fin da settembre tutto l’organico era completo», ribadisce l'assessore al personale, Michele Bertucco.

«Non c’è alcuna volontà di privatizzare, e alcune scuole sono passate in gestione allo Stato. La situazione descritta non sembra corrispondere a quella effettiva, ma siamo disponibili a rispondere punto per punto». 

Chiara Bazzanella

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