Ennesimo caso di violenza in famiglia a Verona.
Una donna, originaria di uno dei paesi dell'ex Urss, ha visto ripresentarsi l'incubo che sembrava finito due anni fa. Nel 2021 infatti aveva sporto denuncia nei confronti del marito, che era stato oggetto di un ammonimento da parte del questore della Provincia di Verona. La donna in quell'occasione aveva dichiarato di essere stata colpita con schiaffi al volto e spinte e aveva raccontato di altri episodi di violenze fisiche subite.
Giovedì scorso è tornata dentro l'incubo: mentre si trovava al supermercato, ha ricevuto un messaggio dalla figlia, che, spaventata, le raccontava di una lite in atto tra lei, sua sorella ed il padre. La donna si è precipitata a casa per tranquillizzare le ragazzine e portarle a fare una passeggiata. Quando, però, sono rientrate, si sono ritrovate davanti l’uomo in stato di forte agitazione. Ad aumentare la preoccupazione della donna, il fatto che l'uomo fosse in possesso di una pistola di cui lei non conosceva l’esatta natura e di due balestre con relativi dardi e che l’avesse più volte minacciata di colpirla con vari oggetti di casa.
E così si è rivolta al 113: gli agenti delle Volanti della polizia di Verona si sono precipitati a casa sua, dove hanno trovato le due balestre con i rispettivi dardi e una scatola contenente una fedele riproduzione a salve della pistola utilizzata dalle forze di polizia, peraltro sprovvista del tappo rosso occlusivo della canna.
I poliziotti, quindi, hanno subito provveduto a ritirarla in via cautelare e l'uomo, un 45enne, ora rischia nuovi guai con la giustizia.