«E' la soddisfazione più grande che una persona possa avere. Sono felicissimo. L'attesa di un figlio è una grande gioia e un fatto che dà una grande serenità».
Motiva così, Federico Sboarina, quella luce diversa che da un po’ c’è nei suoi occhi. E di tenore decisamente diverso è stata anche la dichiarazione che il futuro papà, pur avvezzo dopo decenni di esperienza politica alle note e ai comunicati stampa, ha dovuto rilasciare ieri dopo che la moglie, Alessandra Canova, ha gridato ai quattro venti la sua - la loro - gioia dalla bacheca della sua pagina Facebook.
«Quest’anno incredibile continua a regalarci grandi emozioni... Ti stiamo aspettando», aveva scritto domenica la «first lady», che i veronesi hanno imparato a conoscere già dai primissimi minuti dopo l’elezione di Sboarina a primo cittadino, quando la coppia aveva raggiunto a piedi Palazzo Barbieri attraversando via Mazzini e la Bra tra gli applausi, i flash dei fotografi, le telecamere e le strette di mano dei sostenitori.
Ma come si chiamerà il pargolo (che, a giudicare dal cuore blu che accompagnava l’annuncio della dolce attesa sui social, dovrebbe essere un maschietto)?
Il riserbo ufficiale è d’obbligo. Ma nei corridoi del municipio, dove la notizia era piacevolmente trapelata già da tempo vista la felicità incontenibile dei futuri genitori, i beninformati giurano che il nome prescelto per il «first kid» dovrebbe essere Jacopo.
E, allora, tanti auguri.