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l'intervista

Il questore Massucci: «Il modello Verona? Trasparenza, professionalità, rigore. Lavoreremo per rinsaldare la fiducia dei cittadini»

Il vertice della questura scaligera: «Ci sono migliaia di altri episodi in cui i poliziotti svolgono con disciplina e onore il compito per cui hanno giurato al servizio dei cittadini, vicino ai più deboli»
Il questore Massucci a «Chi l'ha visto»
Il questore Massucci a «Chi l'ha visto»
Il questore Massucci a «Chi l'ha visto»
Il questore Massucci a «Chi l'ha visto»

«Come è potuto succedere? Me lo sono chiesto e me lo continuo a chiedere. E sarà un lavoro che porteremo avanti per comprendere se è necessario fare qualcosa di più o se questi sono casi riconducibili a quel contesto che abbiamo accertato». Lo ha detto il questore di Verona, Roberto Massucci, nell'intervista rilasciata ieri sera, 7 giugno, alla trasmissione Rai «Chi l'ha visto», che ha trattato il caso dei presunti abusi e delle violenze in questura a Verona, nell'ambito dell'indagine che ha portato all'arresto di un commissario e di quattro agenti della Polizia in servizio al reparto Volanti, mentre altro 17 colleghi sono indagati

«Come l'hanno presa i colleghi? Come per me c’è un sentimento di tristezza e di sofferenza, che però dobbiamo immediatamente superare».

È questo il "modello Verona" di cui si parla in questi giorni?, chiede la giornalista.

«Perso che questo non sarà il "modello Verona" del domani: per me il modello sono trasparenza, professionalità, cortesia e rigore. I nostri obiettivi? Recuperare e rinsaldare la fiducia dei cittadini, far comprendere che accanto ai sette episodi che noi abbiamo accertato, che rappresentano fatti di particolare gravità, la Polizia di Stato è molto di più. Ci sono migliaia di altri episodi - conclude Massucci - in cui i poliziotti svolgono con disciplina e onore il compito per cui hanno giurato al servizio dei cittadini, vicino ai più deboli, con l’obiettivo di affermare il principio d legalità che è la mission principale della polizia».

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