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Rifiuti abbandonati, in un mese cento sanzioni da 500 euro

La telecamera che «sorveglia» i cassonetti in via Spaziani
La telecamera che «sorveglia» i cassonetti in via Spaziani
La telecamera che «sorveglia» i cassonetti in via Spaziani
La telecamera che «sorveglia» i cassonetti in via Spaziani

In Borgo Milano, un occhio instancabile vigila sulla «virtù ambientalista» dei veronesi, o presunta tale. È la telecamera itinerante dell’Amia, arrivata un mese fa in via Spaziani, accanto alla batteria di cassonetti dietro al supermercato Rossetto, e destinata a restare lì altrettanto tempo.

Da metà aprile a oggi, la solerte sentinella automatica ha immortalato ben 97 infrazioni: 97 veronesi ripresi a trasgredire il regolamento sulla raccolta differenziata dei rifiuti. C’è chi proviene da fuori Comune, con lo scopo di eludere la raccolta porta a porta nella propria zona di residenza: Borgo Milano – e via Spaziani in particolare – è sempre stato afflitto dallo scarico abusivo «di passaggio». Ma pure la gente del posto sgarra. Magari perché trova i cassonetti traboccanti, e allora lascia l’immondizia a terra, nonostante il regolamento comunale imponga di riportarsela a casa.

Ecco, sotto lo sguardo inflessibile dell’occhio elettronico questa scorrettezza può costare davvero cara, come hanno constatato le decine e decine di persone alle quali è arrivata a casa la multa. Fino a 450 euro (più spese di notifica e procedimento). La telecamera è dell’Amia; la multa viene fatta dai vigili in base alle immagini registrate; il Comune incassa i soldi.

Giusto punire chi sporca. Ma non è tanto la telecamera, quanto il numero dei cassonetti della zona, giudicato da molti insufficiente, alla base della protesta che cova nel quartiere: «Su quella batteria di cassonetti», dicono gli arrabbiati, «gravitano le molte attività commerciali, anche grandi, di quell’area. I cassonetti sono spesso stracolmi e inservibili. In via Spaziani come pure nei dintorni. Il gesto semplice di gettare i rifiuti si trasforma così in una quotidiana ricerca di un contenitore libero. Paghiamo le multe, ma l’Amia non dà alternative».

Alessandro Gennari, commerciante di corso Milano (nonché consigliere cinquestelle in quarta circoscrizione) è fra coloro che si sono visti recapitare la «multaccia». Causa: due scatole di cartone lasciate «a terra fra i contenitori», si legge sulla sanzione, tanto dettagliata da descrivere gli abiti del trasgressore, il modello e la targa del veicolo e le scritte sulla carrozzeria.

«Non contesto la telecamera, anzi sono favorevole. Ma dico che due cassonetti per cartoni e imballaggi in una zona piena di attività commerciali sono troppo pochi. L’insufficienza dei contenitori di via Spaziani è ancora più evidente da quando è stata eliminata la batteria vicino alla rotonda di Rossetto».

Ma quest’ultima, informano dall’Amia, è stata tolta a causa dell’imminente apertura della nuova strada di collegamento tra corso Milano e viale Sicilia, e trasferita fra le vie Sicilia ed Euclide. L’azienda sottolinea poi la presenza di un’altra batteria in via Sesini. Il presidente dell’Amia Andrea Miglioranzi commenta: «L’intenzione non è vessare i cittadini, ma riportare ordine e pulizia. Gli scarichi abusivi in città sono circa 200 al giorno Gli ispettori in borghese ci segnalano le zone più problematiche».

«Resta il fatto», conclude Gennari, «che trovare un cassonetto libero nel quartiere è troppo spesso una caccia al tesoro».

Lorenza Costantino

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