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Ricomincia la lotta
Il Comitato chiama
a raccolta i sindacati

Riparte il movimento unitario «Verona Sicura, vigili del fuoco sul territorio. Uniti si può». La prima riunione sarà tra una settimana esatta, giovedì 26, alle 9 in via Polveriera Vecchia.

«Nel corso della riunione decideremo la linea da assumere e vedremo quante e quali organizzazioni sindacali decideranno di assumere il difficile compito di guidare l'iniziativa. Una cosa è certa», dice il portavoce Luca Cipriani, «dopo tanti annunci, bisogna passare dalle parole ai fatti, altrimenti sarà protesta vera. I vigili del fuoco operativi, che in silenzio svolgono con professionalità e amore il loro compito, cominciano ad essere veramente stanchi». È trascorso quasi un anno dalla grande manifestazione che ha visto sfilare i pompieri veronesi dalla loro sede centrale fino a piazza Bra.

Era una marcia che serviva per richiamare la cittadinanza sui problemi di sicurezza e sulle condizioni di lavoro dei vigili del fuoco.

Dopo quella marcia, le Istituzioni e la politica veronese si erano compattate per assicurare una risposta alle giuste istanze di chi, ogni giorno, presta una insostituibile opera di soccorso alla popolazione. A febbraio era stato a Verona il sottosegretario Bocci, che aveva garantito un primo impegno del Governo per l'apertura, entro breve tempo, di un polo per la sicurezza a San Michele Extra e la costruzione di una nuova sede centrale, oltre all'acquisto di nuovi mezzi per il centro storico. «Da allora, un fatto concreto si può riscontrare dal decreto che ha aumentato di 28 unità l'organico dei vigili del fuoco di Verona. Fin qui il compito del sottosegretario», dice Cipriani.

«E per le rimanenti questioni che investono il ruolo delle autonomie locali, dalla Regione ai Comuni? Abbiamo letto tanti comunicati, tanto interesse, tanta disponibilità. Ma nel concreto i pompieri veronesi si ritrovano nelle stesse condizioni in cui si trovavano un anno fa, con le sedi ancora da aprire, con la sede centrale ormai fatiscente, bisognosa di lavori urgenti non più rinviabili», conclude il sindacalista. A novembre vogliamo organizzare, ad un anno di distanza dalla nostra manifestazione, un dibattito pubblico dal titolo “Verona Sicura. La condizione lavorativa dei vigili del fuoco a Verona”.A.V.

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