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Un allievo del 205° Corso «Fierezza»

Riccardo, cadetto all'Accademia: «Scuola per leader che difendono istituzioni e cittadini»

Appassionato di logistica e di calcio, il veronese Riccardo Panato ha giurato fedeltà alla Repubblica con gli altri cadetti
Il veronese Riccardo Panato è entrato alla scuola per ufficiali di Modena
Il veronese Riccardo Panato è entrato alla scuola per ufficiali di Modena
Il veronese Riccardo Panato è entrato alla scuola per ufficiali di Modena
Il veronese Riccardo Panato è entrato alla scuola per ufficiali di Modena

C’è un veronese all’Accademia militare di Modena. È un aspirante ufficiale Tra.mat. ovvero dell’Arma dei trasporti e materiali e sogna di occuparsi della gestione logistica dell’Esercito. L’8 marzo scorso, all’interno del cortile d’onore di Palazzo Ducale, Riccardo Panato ha giurato fedeltà alla Repubblica assieme ad altri 148 allievi e allieve del 205° Corso «Fierezza».

Gli allievi che frequentano il corso di studi in Scienze Strategiche saranno i futuri ufficiali delle Armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio e trasmissioni. Quelli che studiano ingegneria diventeranno ufficiali dell’Arma dei trasporti e materiali o del Corpo degli ingegneri, mentre il corso di Giurisprudenza è dedicato agli allievi ufficiali del Corpo di commissariato. Gli allievi che diventeranno i futuri ufficiali medici dell’Esercito seguono il corso di laurea in Medicina e Chirurgia.

Dei 149 allievi sette sono veneti, uno veronese.

Il cadetto

«Mi ha spinto ad entrare in Accademia il desiderio di rendermi utile per il Paese e per i cittadini, attraverso quello che so fare di più, ovvero gestire e organizzare le risorse in modo che possano raggiungere coloro che ne hanno bisogno», ha detto Riccardo Panato pochi attimi prima del giuramento.

Prima di entrare in Accademia dopo gli studi superiori e il diploma, il giovane veronese aveva lavorato per un’azienda di autotrasporti e così ha scoperto la sua passione per la logistica.

L’essenza del militare

«Essere militare vuol dire essere al servizio delle istituzioni e a difesa dei cittadini aderendo ad un bagaglio di valori propri della grande famiglia dell’Esercito, come fedeltà alle istituzioni, onore, disciplina e senso del dovere», ha detto il cadetto dopo il giuramento in Accademia, «in particolare per me essere ufficiale significa essere un leader per i propri uomini e donne e guidarli attraverso l’esempio.

La nostra ragion d’essere per essere a difesa dei cittadini è l’addestramento, nel mio caso addestrarmi significa applicarmi al massimo nelle materie universitarie, nelle attività sportive e soprattutto nelle discipline militari per diventare un domani un ottimo comandante».

L’accademia

E aggiunge, analizzando la sua nuova vita: «L’Accademia è un luogo in cui il tempo va velocissimo, si studia e si svolgono molte attività sportive. Si impara a non sprecare il tempo, a gestirlo e a ottimizzarlo, rispettando gli orari e le scadenze che ci vengono imposte. Qui in Accademia ho la possibilità di fare tanto sport e sono entusiasta di questa cosa perché sono convinto che un buon militare debba avere una forma fisica curata insieme carattere molto deciso. Sicuramente rispetto a una realtà universitaria ho maggior possibilità di coltivare rapporti interpersonali e amicizie con gli altri allievi del corso, relazioni umane “vere” che dureranno per sempre».

Un unico rammarico: «Della mia vita precedente mi manca il calcio e le amicizie create attraverso lo sport, ma altri amici li troverò qui».

L’Accademia militare di Modena è l’unico istituto di formazione di base per gli ufficiali in servizio permanente dell’Esercito e dell’Arma dei carabinieri. Gli allievi vengono reclutati mediante concorsi stabiliti da decreti che vengono pubblicati annualmente.

Alessandra Vaccari

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