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Via Mazzini

Rapinano un turista in centro, lui li geolocalizza e li fa arrestare

di Manuela Trevisani
manuela.trevisani@larena.it
Con la scusa di scattargli una foto, l’hanno avvicinato e poi gli hanno strappato di mano il cellulare
I presunti rapinatori erano in piazza Erbe con il telefono
I presunti rapinatori erano in piazza Erbe con il telefono
I presunti rapinatori erano in piazza Erbe con il telefono
I presunti rapinatori erano in piazza Erbe con il telefono

Brutta disavventura per un giovane turista, che nella notte tra lunedì e martedì scorso è stato rapinato da due ragazzi in via Mazzini a Verona. Con la scusa di scattargli una foto, l’hanno avvicinato e poi gli hanno strappato di mano il cellulare: a quel punto è iniziato un lungo inseguimento per le vie del centro.

La geolocalizzazione dei rapinatori

Il turista, un trentenne filippino residente a Monaco, dopo essere stato spintonato a terra, è riuscito a rintracciare i rapinatori geolocalizzando il proprio telefono e ha allertato la polizia, che ha quindi arrestato i due giovani. 

Era circa l’una di lunedì notte. Il turista trentenne stava facendo rientro nell’appartamento in cui era alloggiato, quando è stato avvicinato da due ventenni in via Mazzini. I due, dopo avergli chiesto cosa facesse a Verona, gli hanno domandato se voleva una foto. Lui, capendo che qualcosa non andava, ha fatto per mettere il cellulare nel marsupio, ma non c’è riuscito. Uno dei due ragazzi, secondo quanto raccontato dal turista, gli avrebbe strappato di mano il telefono e si sarebbe messo a correre, assieme all’amico. Il malcapitato, deciso a riprendersi il cellulare, ha iniziato a inseguirli, prima in via Cantore, poi in via Diaz, fino a via San Michele alla Porta, dov’è riuscito a raggiungerli. I due si sono fermati e avrebbero chiesto al turista 500 euro a testa per riavere il cellulare. Il turista, nel tentativo di prendere tempo, si sarebbe detto disponibile a fornire loro il denaro, ma dopo essere andato al bancomat a prelevare. I due si sono parlati un attimo, poi avrebbero aggredito il turista, colpendolo con un pugno alla nuca e facendolo cadere a terra.
Ma il trentenne non si è dato per vinto. È rientrato nel suo appartamento e lì ha utilizzato un secondo cellulare che aveva in camera per geolocalizzare il telefonino rubato: lo smartphone si trovava in piazza Erbe.

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Così il turista è uscito di nuovo e ha chiamato la polizia, raccontando quanto accaduto e spiegando che i rapinatori, con tutta probabilità, si trovavano proprio in piazza Erbe.

Quando gli agenti delle Volanti sono arrivati sul posto hanno effettivamente trovato il telefonino del turista addosso a uno dei due giovani, che sono stati quindi arrestati. Ieri Blignaoui Ossama e Baazaoui Ghazi (difesi dagli avvocati Francesco Spanò e Cristiano Pippa), sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari Paola Vacca, che ne ha convalidato l’arresto, disponendo nei loro confronti la misura del carcere

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