«Duecentomila mila euro annui stanziati, per il prossimo triennio, per la 'rettificazione del sesso', finanziati con i soldi dei cittadini veneti, attingendo dal Fondo Sanitario Regionale: una scelta incomprensibile e che non condividiamo, perché toglie risorse alle vere emergenze sanitarie d (...)
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