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Alle Provolo di Verona

Pulendo il giardino, i bambini scoprono un bassorilievo di grande valore artistico

Durante il progetto «La mia bella scuola», con gli Angeli del Bello, i bambini delle scuole primarie Provolo di Borgo Trento, a Verona, hanno scoperto un bassorilievo dello scultore Berto Zampieri
Il bassorilievo scoperto alle scuole Provolo
Il bassorilievo scoperto alle scuole Provolo
Il bassorilievo scoperto alle scuole Provolo
Il bassorilievo scoperto alle scuole Provolo

I bambini delle scuole primarie Provolo di Borgo Trento, a Verona, hanno scoperto un bassorilievo dello scultore Berto Zampieri, un'opera d'arte potenzialmente di grande valore.

 

Come è stato scoperto il bassorilievo

Lo annuncia un comunicato stampa del comune di Verona. Sono stati i bambini ad accorgersi che sotto la povere accumulata nel tempo, c’era un potenziale artistico. L'hanno fatto nel corso del progetto La mia bella scuola, svolto dagli alunni di quarta e quinta e al quale collabora l'associazione Gli Angeli del Bello.

Quasi 150 i bambini coinvolti nelle diverse attività, tra cui colorare tavoli e panche e ripulire un po’ tutto il cortile, compreso il lungo blocco di pietra a ridosso della ringhiera. E qui la scoperta, perché quella che finora si pensasse fosse un’anonima lastra è emerso essere un basso rilievo dell’artista veronese Berto Zampieri, come conferma la firma riportata in basso a sinistra.

I bambini delle Provolo
I bambini delle Provolo

 

E adesso?

Grande entusiasmo per i bambini, e l'impegno di valorizzare l'opera da parte del comune. L'assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia e la presidente della Circoscrizione Elsa Dalle Pezze hanno incontrato bambini e insegnanti che hanno preso parte al progetto.

La Paglia: «Ora vedremo come valorizzarla al meglio per farla conoscere alla cittadinanza e al quartiere. Il senso di questo progetto è quello di insegnare ai bambini a rispettare i luoghi in cui vivono e a prendersene cura. Questa scuola in particolare ha degli spazi esterni davvero ampi e belli, stiamo lavorando per aprirli al quartiere».

Alle Provolo erano presenti l’insegnante Francesca Fagnani, responsabile del progetto per la scuola Provolo, i rappresentanti degli Angeli del Bello e i consiglieri della Circoscrizione 2^ Alberto Rizzati e Gabriele Recchia. Berto Zampieri.

 

Chi era Berto Zampieri

Nato nel 1910 ad Avesa frazione di Verona, allora comune autonomo, Berto Zampieri iniziò a lavorare come intagliatore già all’età di 12 anni. Frequentò l’Accademia Cignaroli di Verona. Dal 1937 al 1938 lavorò a Parigi frequentando l’ambiente artistico di Filippo de Pisis e Massimo Campigli. Tornato a Verona partecipò a diverse collettive tra il 1940 e il 1941. Zampieri faceva parte di quel gruppo di sei artisti veronesi attivi negli anni ’30 e ’40 del novecento formati nell’Accademia Cignaroli e vissuti in un clima di amicizia e sperimentazione espressiva, ma accomunati dal fatto di non essersi mai spostati dalla loro città natale. Zampieri fu anche un protagonista della Resistenza veronese, fondò i Gruppi di Azione Patriottica della città che fra le altre azioni furono incaricati di organizzare l'evasione di Giovanni Roveda, che era già evaso da Ventotene nel marzo 1943, ma che era stato arrestato a Roma dalla banda Koch il 21 dicembre 1943 ed era stato trasferito al carcere degli Scalzi di Verona il 6 gennaio 1944. Nel Palazzo Barbieri, sede del comune di Verona, si trovano sei lunette in bassorilievo opera di Zampieri e di Mario Salazzari. Realizzate in gesso nel 1950, sono collocate sopra le porte dell’atrio principale d’ingresso del palazzo e raffigurano allegorie con le funzioni municipali e civiche ed il buon governo. 

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