Un'edizione speciale, questa 29°, per il premio giornalistico Natale UCSI, promosso dall'Unione Cattolica della Stampa Italiana per dare visibilità al giornalismo che sa cogliere e raccontare la solidarietà, la legalità e le buone azioni, e soprattutto valorizzare chi sa farsi portavoce del bene.
Si registra il centenario della nascita di Giuseppe Facincani, giornalista veronese a cui il premio è intitolato, e si commemora il presidente emerito della giuria, don Bruno Cescon, scomparso recentemente.
«Con lui abbiamo condiviso, poche settimane fa, la rosa dei vincitori e le tantissime candidature arrivate, ben 180 da tutta Italia, a dimostrazione della vitalità e attualità del riconoscimento», ha sottolineato il presidente della giuria, Stefano Filippi, introducendo la cerimonia di consegna del Premio, questa mattina in Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, alla presenza degli assessori del Comune di Verona Luisa Ceni (Politiche sociali) e Italo Sandrini (Terzo settore), della consigliera provinciale alla Cultura Carla Padovani, Silvia Bacillieri in rappresentanza della Fondazione Cattolica, che sostiene il Premio, e don Luca Passarini in rappresentanza del vescovo Domenico Pompili, impegnato in altra sede.
I premiati del premio Ucsi
Il premio speciale «Giornalisti e società: la professione giornalistica al servizio dell'uomo», sostenuto dalla Conferenza Episcopale del Triveneto, è stato assegnato al veronese Stefano Lorenzetto, giornalista e scrittore di lungo corso, autore della rubrica "Verona racconta", pubblicata ogni domenica su L'Arena, dove Lorenzetto ha esordito nel 1975.
Il premio è stato consegnato dal direttore de L'Arena Massimo Mamoli, che ha consegnato anche il premio speciale Targa Athesis del Gruppo editoriale Athesis a Oscar Maresca della Gazzetta dello sport, che ha raccontato di un padre e di suo figlio non vedente uniti dalla passione per il calcio e dalla gioia di vivere.
«Questo premio si conferma autentico nel valore che esprime, quello di essere testimone e motore propositivo del bene comune», ha sottolineato Mamoli. Una menzione speciale è stata assegnata alla veronese Valentina Bazzani, giornalista di DM, rivista dell'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.