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L'incontro

Migranti, il prefetto: «Dobbiamo sollecitare i Comuni ad aumentare i posti per l'accoglienza»

Il Consiglio territoriale per l’immigrazione, convocato oggi in prefettura, ha aperto le porte alla stampa, per presentare l'iniziativa promossa dalla prefettura stessa, in collaborazione con il Consiglio Italiani rifugiati, sulle aspirazioni e competenze lavorative dei rifugiati nel Cas
L'incontro in prefettura a Verona
L'incontro in prefettura a Verona
Consiglio territoriale per l'immigrazione (Bazzanella)

Il Consiglio territoriale per l’immigrazione, convocato oggi (27 marzo) in prefettura, ha aperto le porte alla stampa, per presentare l'iniziativa promossa dalla prefettura stessa, in collaborazione con il Consiglio Italiani rifugiati, nell'ambito del progetto Fami per analizzare le competenze e le aspirazioni lavorative dei richiedenti asilo accolti nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) di Verona e provincia.

Al questionario divulgato alla fine del 2023 hanno risposto 840 persone, principalmente uomini con una media di 26 anni di origine subsahariana o dell'asia meridionale. La maggior parte di loro ha frequentano 10 anni di scuola e conosce l'italiano a livello base, di sopravvivenza. Le competenze digitali sono scarse ma la voglia di formazione è molta non solo per trovare impiego, soprattutto nelle ristorazione, come operai e autisti, ma anche per prestare lavori socialmente utili e tirocini non retribuiti.

«Sollecitare i comuni all'aumento di posti per l'accoglienza»

«L'indagine svolte tra gli ospiti dei Cas fa emergere risultati importanti», evidenzia il prefetto, Demetrio Martino. «C'è una grande disponibilità a formarsi per il lavoro ma anche a svolgere attività gratuite proposte dal Comune per favorire il percorso di integrazione e rompere il muro delle diffidenze che ancora si registra».

Oltre il 60% di chi ha aderito all'iniziativa potrebbe essere assunto già domani, avendo già compilato il Modello C3, ossia il documento che permette la formalizzazione della domanda di protezione internazionale in Italia. Conclude Martino: «Dobbiamo sollecitare i Comuni, come stiamo facendo, l'aumento dei posti nel sistema di accoglienza per garantire una degna ospitalità e una reale integrazione. I centri straordinari affrontato il fenomeno solo da una parte, serve uno sforzo ulteriore delle amministrazioni locali».

Chiara Bazzanella

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