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Isola della Scala

Precipita con l'ultraleggero. Chi era «Clay», il pilota ritrovato morto il giorno dopo in un campo

La vittima è Claudio Aurenghi di Verona. Sabato sera non ha fatto rientro all'aeroporto di Roverbella (Mantova) ed era scattato l'allarme. Il velivolo, con il corpo esanime all'interno, è stato ritrovato a Isola della Scala
La carcassa del velivolo del veronese precipitato nella campagna di Isola della Scala
La carcassa del velivolo del veronese precipitato nella campagna di Isola della Scala
Velivolo precipitato (Diennefoto)

28 agosto. A scoprire il relitto dell’aereo ieri mattina, in località Dossi di Isola della Scala, sono stati dei cacciatori che stavano portando ad allenare i loro cani. Quella carcassa di metallo bianco con bordi rossi era in mezzo al nulla in un campo. I cacciatori incuriositi e spaventati si sono avvicinati: il muso di un ultraleggero piantato a terra, l’elica insanguinata ed il corpo del pilota incastrato tra i rottami. I cacciatori hanno subito lanciato l’allarme.

A pilotare quel Tecnam P92 precipitato in un terreno agricolo in aperta campagna Claudio Aurenghi, 78 anni, residente a Verona.
Il velivolo era decollato alle 18 di sabato pomeriggio da un campo di volo di Roverbella. Agli amici, «Clay», come chiamavano tutti quel pensionato, ex meccanico riparatore di frigoriferi e con centinaia di ore di volo sulle spalle, aveva detto che avrebbe fatto «un giro lì attorno».

Ma quando poi il sole era calato (e i piloti sanno che da quel momento hanno mezz’ora per rientrare al campo), del velivolo e di Clay si erano perse le tracce. Era partito il tam tam e scattate le telefonate ai campi volo circostanti. Nessuno aveva visto Aurenghi. E quindi erano stati informati i carabinieri di Mantova del mancato rientro.

La scoperta il mattino dopo

Ieri mattina la tragica scoperta. Il corpo del pilota è stato estratto privo di vita dalle lamiere del velivolo e trasportato, su disposizione del magistrato di turno all’Istituto di Medicina Legale per l'autopsia. Non sono note le cause dell'incidente (che dovrebbe essere avvenuto già sabato pomeriggio), sul quale indagano i carabinieri di Villafranca con personale dell'Ente Nazionale Sicurezza Volo.
Non si esclude che il pilota possa aver avuto un malore, poiché era davvero molto esperto, uno che avrebbe saputo atterrare in condizioni di improvviso guasto, dicono gli amici.

«Era di base qui da noi da cinque, sei anni», spiega Tiziano Badalotti, il presidente del Campo volo mantovano, «era un ottimo pilota, amava stare solitario, ma era ben voluto da tutti. Non abbiamo idea di cosa possa essere accaduto. Chissà. Forse un malore, in questi giorni ha fatto molto caldo. Vedremo che stabiliranno gli inquirenti».

Pilota molto esperto

«Clay avrà fatto 5/6 volte il giro d’Italia. Era un pilota cui avrei affidato mio nipote», racconta l’amico Vito Perina, «bravo, posato, capace. Quando non lo abbiamo visto rientrare abbiamo ipotizzato che fosse atterrato altrove e considerata l’ora tarda non sarebbe rientrato alla base perchè abbiamo un tempistica da rispettare dopo il calar del sole. Mai avremmo immaginato una disgrazia, abbiamo comunque dato l’allarme ai carabinieri e telefonato ai vari club per sapere se avessero visto Clay».

Molto riservato, disponibile, educato, ma preferiva stare da solo, Clay, lo dicono da più parti. L’uomo fino alla pensione aveva lavorato come meccanico di frigoriferi per la ditta Cailotto. Aveva una sorella e due nipoti, non si era sposato. Aveva frequentato i campi veronesi fino al 1989, poi con l’incidente aereo in cui perdette la vita Vincenzo Mantovani detto «Cengio», ex campione di ciclismo, Aurenghi s’era staccato dal gruppo degli storici amici ed aveva iniziato a frequentare il campo volo mantovano.
È la seconda vittima del volo da inizio anno.

 

***

 

27 agosto. Non aveva fatto rientro all'aeroporto di Roverbella, Mantova ieri sera, ed era scattato l'allarme. Il suo velivolo, un Tecnam P92 è stato ritrovato oggi in località Dossi- Corte Furlani di Isola della Scala da un contadino che ha allertato i soccorsi.

Sul posto, per estrarre il corpo del pilota, Carlo Aurenghi, 78 anni di Verona, sono intervenuti i vigili del fuoco. Il medico legale non ha potuto che dichiarare la morte dell'uomo, il ritrovamento del veivolo è avvenuto molte ore dopo l'impatto al suolo.

La salma è stata portata a Medicina legale per l'autopsia, sarà necessario capire se il pilota sia precipitato per malore, manovra errata, o guasto meccanico.

Sul posto i carabinieri per le indagini che ora seguiranno un doppio binario, visto che verrà coinvolta anche la Sicurezza volo. I resti sono stati transennati e posti sotto sequestro dal magistrato di turno. 

La carcassa del velivolo del veronese precipitato nella campagna di Isola della Scala
La carcassa del velivolo del veronese precipitato nella campagna di Isola della Scala

Alessandra Vaccari

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