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Vacanze a Verona

Ponte dell'Immacolata, negli alberghi l'83% di stanze occupate. E si spera altrettanto a Natale

I dati di HBenchmark e VeronaUP di Confcommercio sulle prenotazioni per il periodo 7-9 dicembre
Piazza Bra piena di turisti (foto Marchiori)
Piazza Bra piena di turisti (foto Marchiori)
Piazza Bra piena di turisti (foto Marchiori)
Piazza Bra piena di turisti (foto Marchiori)

Buone premesse per le prenotazioni nelle strutture ricettive a Verona per il ponte dell'8 dicembre: già occupate otto stanze su dieci. Lo dice il presidente di Federalberghi Confcommercio Verona Giulio Cavara, che snocciola i dati di Verona UP (società del sistema Confcommercio Verona nata dall’evoluzione di VeronaBooking) e HBenchmark  per il periodo 7-9 dicembre 2023 per la nostra città.

Le partenze in occasione del ponte dell’Immacolata parlano di 13 milioni e 254mila italiani infatti che hanno programmato una vacanza per la festività dell’Immacolata. Una congiuntura felice, dovuta al fatto che il giorno festivo capita proprio di venerdì, rendendo possibile allungare di un giorno il fine settimana.

«L’occupazione prevista per Verona Centro è al 78,3% - dice Cavara - mentre era al 55,9% al primo dicembre dello scoro anno quando si è poi consolidata al 67,5%. La data di picco, per il 2023, è proprio l’8 dicembre, che registra l'88% di tasso di occupazione».

L’occupazione nelle strutture ricettive di Verona Città, fa presente VeronaUP, è al 67,7%: era al 63,7% al 1 dicembre 2022 e si è consolidata al 74,2%. Per l’8 dicembre si prevede un 83% di tasso di occupazione.

L’occupazione per Verona periferia è invece al 51,9%: era al 45,7% al 1 dicembre 2022 e si è consolidata al 57,4%. La data di picco anche in questo caso sarà l’8 dicembre che registra 61% di tasso di occupazione.

Il dato nazionale

Il 96,3% dei viaggiatori (contro il 94,1% dello scorso anno) - sottolinea il report di Federalberghi Confcommercio nazionale - resterà nel Belpaese mentre solo il 3,7% andrà all’estero (contro il 5,9% del 2022). Inoltre, il 55,8% di chi resterà in Italia, si muoverà nella stessa regione di residenza. Chi resterà in Italia sceglierà in primis le località d’arte (30,2%), la montagna (28,2%) e le località di mare (14%). Seguono poi le località termali (3,8%) e i laghi (3,5%). Chi ha deciso di partire, nella maggioranza dei casi (43,4%) quest’anno si è mosso con largo anticipo prenotando la vacanza un mese prima.

La spesa media complessiva a persona per questo ponte, a livello nazionale, è di circa 432 euro, con un giro di affari di 4 miliardi e 461 milioni di euro (+7,6% rispetto al 2022).

I commenti

«Sicuramente la festività che il calendario 2023 ha fatto cadere di venerdì, ha aiutato a progettare un viaggio – dichiara Cavara – i tassi di occupazione sono buoni anche a fronte di prezzi contenuti, da bassa stagione; tuttavia preferiamo restare prudenti e vedere i risultati a consuntivo. Anche perché la parola d’ordine, per gli italiani, sembra essere risparmio».

«Si tende sostanzialmente a tagliare sulle spese relative all’alloggio, al cibo e ai divertimenti e si pianifica magari una vacanza più breve», annota il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena. «Però una cosa sembra chiara: gli italiani non rinunciano a partire». «La performance legata al ponte dell’Immacolata - aggiunge Arena - rappresenta una prova generale nella prospettiva delle festività di fine anno. Natale a Verona sul Lago di Garda e in provincia anche quest'anno è iniziato molto bene: confidiamo continui il trend positivo».

 

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