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Approvato in giunta

Piano anti barriere architettoniche: Arena «olimpica», sospesa l'idea dell'ascensore

Approvato in giunta il secondo stralcio del Peba. Alla società Simico affidati circa 19 milioni di euro per migliorare gli accessi all'anfiteatro
Barriere architettoniche, procede il piano per rendere l'Arena accessibile alle manifestazioni olimpiche
Barriere architettoniche, procede il piano per rendere l'Arena accessibile alle manifestazioni olimpiche
Barriere architettoniche, procede il piano per rendere l'Arena accessibile alle manifestazioni olimpiche
Barriere architettoniche, procede il piano per rendere l'Arena accessibile alle manifestazioni olimpiche

Prosegue, come programmato, il lavoro dell'amministrazione comunale di Verona sul Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba).

È stata, infatti, approvata oggi da parte della Giunta una nuova versione della linea tecnica, su proposta della vicesindaca con delega alla pianificazione urbanistica, del secondo stralcio del PEBA  che sostituisce il documento approvato a fine dicembre 2023. Un’articolata ricognizione sostenuta dagli uffici comunali competenti, che ha portato ad individuare nell’area urbana quasi 1000 criticità, divenute oggetto di schede di analisi interne al PEBA.

Questo secondo stralcio si riferisce in particolare a tutti quegli gli edifici pubblici che potranno essere interessati dalle celebrazioni olimpiche e paralimpiche del 2026 e dunque: Arena di Verona e suo Vallo; palazzo della Gran Guardia; alcuni piani di palazzo Barbieri, sede municipale; cortile di Castelvecchio. Inoltre, sono state fatte rilevazioni sui tratti urbani di collegamento tra la stazione di Porta Nuova, i parcheggi pubblici contermini al centro storico e la piazza Bra, al fine di creare una rete funzionale di percorsi pedonali.

Sospesa l'ipotesi di un elevatore in Arena

Nell'ultima decisione di giunta vi è la temporanea sospensione della soluzione relativa ad un impianto di elevazione. Fra i punti di interesse per l’accessibilità dell’Arena, nella nuova linea tecnica del secondo stralcio è stato temporaneamente sospeso solo l’ambito relativo alla realizzazione di un elevatore, che andrebbe posizionato in un arcovolo che per caratteristiche tecniche potrebbe essere idoneo all’opera. La fattibilità dell’intervento sarà però confermata solo al termine di una campagna archeologica di valutazione da realizzarsi in collaborazione alla Soprintentenza.

 
Costi interventi

In favore dei lavori per il  miglioramento dell’accessibilità dell’Arena e la riqualificazione degli accessi, che saranno effettuati dalla società SIMICO quale soggetto attuatore, vi è uno finanziamento statale pari a 18.969.800. A carico del Comune di Verona, che ne seguirà gli interventi di realizzazione, il proseguimento della riqualificazione di tutti i servizi igienici presenti all’interno dell’Anfiteatro, per un costo complessivo pari a 1.624.000. 

 
Concertazione e consultazione

Avviata la fase di concertazione e di consultazione con l'invio di una lettera a enti pubblici gestori di servizi, associazioni e soggetti portatori di interessi, tra i quali, le altre Direzioni comunali interessate, le due Circoscrizioni competenti, la Consulta comunale della disabilità e le Associazioni rappresentative delle persone con disabilità che operano sul territorio.
 
A questo link è possibile consultare e scaricare il secondo stralcio del PEBA.
 
Una volta conclusa la fase partecipativa, il PEBA proseguirà il suo iter con la relativa adozione da parte della Giunta, con il deposito per raccogliere osservazioni da chiunque presentate e per la definitiva approvazione da parte del Consiglio comunale.
 
La vicesindaca Barbara Bissoli ha evidenziato «l’importanza del Piano, che costituisce un riferimento utile per l’individuazione degli interventi strategici per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche, da approfondire in sede di progettazione delle necessarie opere. La sfida olimpica riguarda l’accessibilità dell’Arena, sulla quale si stanno valutando tutte le possibili soluzioni, tra le quali quella di un elevatore, la cui fattibilità resta temporaneamente sospesa in attesa dei risultati d’indagine archeologica di prossima realizzazione in collaborazione con la Sovrintendenza. L’obiettivo finale è quello di rendere la nostra città un luogo quanto più accessibile, inclusivo, visitabile e fruibile da tutte le persone, in condizione di autonomia e sicurezza, e indipendentemente dalla loro età e dal loro stato di salute».
 
 

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