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Il caso

Parona, dopo la protesta dei residenti ripulite le grate anti allagamento

di Ilaria Noro
Le griglie. La struttura metallica che dovrebbe evitare l’allagamento della piazza
Le griglie. La struttura metallica che dovrebbe evitare l’allagamento della piazza
Le griglie. La struttura metallica che dovrebbe evitare l’allagamento della piazza
Le griglie. La struttura metallica che dovrebbe evitare l’allagamento della piazza

L’area è delimitata dal nastro bianco e rosso che, settimana dopo settimana, si è adagiato a terra e appare sempre più sbiadito. Legni e assi, utilizzati temporaneamente per la messa in sicurezza, sono ormai diventati parte integrante della struttura, rimasta incompleta. In piazza del Porto, a Parona, l’intervento a supporto del sistema di captazione delle acque piovane è ancora sospeso a quattro mesi dall’installazione delle griglie. E fino a ieri, la vegetazione e qualche rifiuto abbandonato sembravano inglobare le griglie metalliche poste a protezione dei tubi di scolo che drenano l’acqua in Adige.

Un colpo d’occhio piuttosto desolante che ha spinto residenti e commercianti della zona a segnalare la situazione, anche in vista del bollettino meteo di queste ore in cui si prevedono piogge intense e maltempo; coda di una perturbazione che ha già fatto danni in altre zone d’Italia. La piazza a ridosso del fiume, infatti, è più volte finita letteralmente sott’acqua negli anni passati a fronte di violenti acquazzoni e temporali. L’ultima volta è accaduto nell’agosto del 2020, quando il livello dell’acqua – non solo quella caduta lì ma anche tutta quella rovinata giù insieme a fango e detriti dalle vicine colline – ha sommerso le auto in sosta fin quasi ai tetti.

Le griglie, poste a lato della carreggiata su tutti e due i lati della scalinata che conduce alla passeggiata sull’Adige, sono state montate a inizio giugno. E hanno come obiettivo quello di tenere i tombini sempre aperti, garantendo così un’imboccatura più ampia per il deflusso delle acque. Inoltre, le grate hanno l’obiettivo di impedire, nel momento di massima piena, il generarsi di pericolose occlusioni nel punto di raccolta, causate da materiale, come foglie e rami, spostati durante il temporale. A fronte delle due caditoie di mezzo metro quadrato ciascuna presenti nella piazza, infatti, il nuovo sistema è composto da una superficie filtrante di circa 7 metri quadrati.

L’intervento, quindi, punta ad un notevole ampliamento della superficie di raccolta, in grado di evitare fenomeni di intasamento a causa del materiale trasportato superficialmente. Un’opportunità in più per evitare che la piazza finisca drammaticamente sott’acqua anche a fronte di eventi meteo etichettati come eccezionali ma, da alcuni anni, diventati piuttosto frequenti. «Ma come potranno funzionare e fare il proprio lavoro se la zona non viene tenuta costantemente libera?», si sono chiesti allarmati alcuni commercianti e residenti della piazza che hanno inoltrato segnalazioni anche all’attenzione della seconda circoscrizione.

Pronta la risposta dell’assessore a Strade e Giardini Marco Padovani che, pur tranquillizzando sulla tenuta e sulla piena funzionalità delle griglie, ha esortato l’Amia a una pulizia straordinaria della vegetazione a ridosso degli scoli. «Sono già un paio le pulizie effettuate in questi mesi. La vegetazione che ieri è stata rimossa è Parietaria, cresce a fianco delle grate ma non dentro: le caditoie rimangono aperte e libere e, in caso di bisogno, l’acqua defluisce più velocemente senza incontrare alcun ostacolo», tiene a precisare Padovani.

«La griglia deve essere finita con uno scorrimano protettivo per la messa in sicurezza, nei giorni prossimi mi confronterò con Acque Veronesi per quest’ultimo tassello dell’opera», spiega l’assessore a Strade e Giardini Marco Padovani che tranquillizza però sulla tenuta e sulla funzionalità delle griglie. I lavori, effettuati da Acque Veronesi, sono stati finanziati dal Comune per un costo complessivo di circa 10 mila euro. L’intervento si sarebbe dovuto concludere a breve con l’installazione, a margine delle griglie, di idonei parapetti di protezione per impedirne l’accesso ai pedoni. Ma, da giugno, ancora nulla.

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