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La tragedia

Tre colpi di pistola contro il fratello, poi il fucile puntato contro se stesso: omicidio-suicidio a San Massimo

di Roberto Vacchini e Alessandra Vaccari
È accaduto in via Brigata Piemonte. Edoardo e Patrizio Baltieri di 24 e 28 anni sono stati trovati dal padre. Indaga la questura
A sinistra Edoardo Baltieri, a destra Patrizio Baltieri
A sinistra Edoardo Baltieri, a destra Patrizio Baltieri
Omicidio-suicidio a San Massimo (Marchiori)

Nuovo sopralluogo delle Volanti questa mattina in via Brigata Piemonte 8, dove ieri sera, 22 luglio, si è consumata una tragedia familiare. Patrizio Baltieri, il più grande dei fratelli, ha ucciso con tre colpi di pistola Edoardo per poi suicidarsi. 

Secondo la ricostruzione della squadra Mobile è stato Patrizio, il fratello maggiore a sparare tre colpi all'addome di Edoardo, che è morto sul colpo nell'ingresso di casa. Patrizio si è poi chiuso in camera e si è sparato un colpo di fucile alla testa. Le salme sono state portate a Medicina Legale a Borgo Roma.

 

***

22 luglio

 

Tre spari uno dopo l’altro nella quiete di una strada di San Massimo. Tre colpi che, in una manciata di istanti, hanno spezzato due vite. Quelle di due fratelli poco più che ventenni. E gettato una famiglia nel dramma. Di nuovo.

La ricostruzione

Non erano ancora le 19. In una palazzina di un viola un po’ scolorito di via Brigata Piemonte, le famiglie si preparavano al sabato sera. Una serata tranquilla. Una serata come tante altre. All’improvviso una signora che abita al secondo piano, lo stesso dove vivono i due fratelli, sente tre colpi sordi. Un rumore secco: il rumore della morte.

Uno dei due ragazzi ha sparato all’altro e poi ha rivolto l’arma contro se stesso. La situazione precipita.

Il ritrovamento

Il padre dei due fratelli torna a casa pochi istanti dopo. Appena entrato, trova uno dei figli esanime al suolo, in una pozza di sangue. Pensa subito a un malore. Chiama il 118. Il Suem manda un’auto medica. Non è un malore. Sul corpo i segni inconfondibili lasciati dai proiettili. E per quel giovane non c’è più nulla da fare. Il proiettile ha colpito organi vitali.

Ma non è il solo corpo in quell’appartamento. In un’altra stanza c’è quello del fratello: un colpo in testa. Fatale. Edoardo e Patrizio Baltieri sono morti assieme, a pochi istanti di distanza, al culmine probabilmente di un litigio scaturito per motivi che ancora non sono chiari. Avevano appena 24 e 28 anni.

Sul posto arrivano immediatamente gli agenti delle Volanti con il questore vicario Girolamo Lacquaniti. L’area viene transennata, ai residenti viene chiesto di non uscire dall’ingresso principale. Arrivano gli investigatori della Digos; arriva il sostituto procuratore Carlo Boranga. La ricostruzione dei fatti è affidata a loro. Fino a tarda sera si susseguono i rilievi e vengono sentito testimoni e conoscenti dei ragazzi, compresi i vicini di casa. Cos’è successo in quella palazzina dove Edoardo e Patrizio erano nati e cresciuti? Al momento nessuno si sbilancia.

Omicidio-suicidio a San Massimo (Marchiori)

Famiglia stimata nel quartiere

I Baltieri sono una brava famiglia, stimata nel quartiere. Patrizio era uno studente universitario e si manteneva lavorando. Edoardo aveva una vita più movimentata. Qualche frequentazione un po’ strana, qualche episodio poco chiaro. Ma nulla che potesse far presagire un epilogo simile. I Baltieri erano già stati colpiti duramente da un lutto. Terribile. Il terzo fratello, Leo, il maggiore, cinque anni fa era scomparso a causa di una malattia.

A sinistra Edoardo Baltieri, a destra Patrizio Baltieri
A sinistra Edoardo Baltieri, a destra Patrizio Baltieri

Un dolore che aveva segnato i genitori, il padre in particolare, che faticosamente, nel corso degli anni aveva lottato per riprendersi con il sostegno, anche di amici, e conoscenti. In parrocchia aveva trovato nuovi interessi. E ora quell’uomo è precipitato di nuovo in una tragedia senza fine. Che, forse, non avrà mai un movente definito. Gli investigatori della questura, la squadra mobile che ha preso in carico il caso, procedono con determinazione senza tralasciare nessuna pista.I corpi sono stati prelevati in serata e portati alle celle mortuarie.

I nastri bianchi e rossi sigillano l’appartamento che è stato posto sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria per altri eventuali accertamenti. Probabilmente il pm Boranga affiderà l’incarico a un medico legale di effettuare l’autopsia. San Massimo è avvolto da una cappa di dolore che ha segnato tante persone. Due ragazzi morti ammazzati. Una famiglia senza più figli. 

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