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«Non restino impuniti» «Monitoraggio sui social»

In spiaggia Poliziotti in tenuta antisommossa schierati
In spiaggia Poliziotti in tenuta antisommossa schierati
In spiaggia Poliziotti in tenuta antisommossa schierati
In spiaggia Poliziotti in tenuta antisommossa schierati

Numerose le reazioni indignate di fronte ai disordini avvenuti giovedì a Peschiera. Tra i primi a intervenire Paolo Borchia, europarlamentare della Lega: «Ne ho parlato con il sottosegretario agli Interni Molteni, è necessario un tavolo urgentissimo con la Prefettura, con gli amministratori interessati e con le categorie. Sul lungo periodo, invece, servono azioni esemplari per eliminare il problema: le gang di giovanissimi, troppo spesso di origine straniera, imperversano in diversi contesti e serve un impegno a più livelli per assicurare che nessuno resti impunito». Borchia, atteso sul luogo dei disordini per un sopralluogo, conclude: «Inutile investire in promozione turistica quando vengono a mancare i principi basilari di sicurezza: i video dei disordini sono circolati parecchio, con un innegabile danno di immagine. Serve rispetto per gli investimenti fatti dagli operatori e, invece di fare un bilancio su quanto il 2 Giugno ha portato in termini di ricaduta sul territorio, oggi ci troviamo a fare la conta dei danni. Materiali e psicologici». Altra parte in causa quella dei poliziotti, intervenuti in assetto antisommossa sul luogo per riportare l’ordine. «Servirebbe un sistema di controllo del fenomeno attraverso il monitoraggio delle piattaforme social ed una sinergia efficace tra le varie articolazioni e specialità coinvolte, tenuto conto che anche l’ambito ferroviario è territorio italiano», afferma critico Nicola Moscardo, segretario provinciale Sap, Sindacato Autonomo di Polizia. «Serve un rinforzo organico di prevenzione e sicurezza fisso nei fine settimana, ma organizzato con sistemi di controllo che diano informazioni preventive con anticipo sui probabili scenari pericolosi. Non si può affrontare questa situazione solo con la forza fisica, che tra l’altro espone il personale a critiche strumentali», conclude. «In assenza di coperture funzionali i poliziotti rischiano di diventare poi l’unico bersaglio dei facinorosi». E.P.

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