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Neve in città dopo 5 anni ma potrebbe durare poco

A San Zeno ieri sera si giocava già a palle di nevePaesaggio invernale in circonvallazione Raggio di Sole FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
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A San Zeno ieri sera si giocava già a palle di nevePaesaggio invernale in circonvallazione Raggio di Sole FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
A San Zeno ieri sera si giocava già a palle di nevePaesaggio invernale in circonvallazione Raggio di Sole FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI

Alessandro Azzoni Prevista da quasi tutti i modelli previsionali, per affermarsi la neve caduta ieri in città - era da cinque anni che non si vedeva una nevicata così - e in pianura ha dovuto battagliare non poco per contrastare un forte richiamo di correnti di libeccio, responsabile del repentino rialzo termico dai -6 gradi registrati all’alba all’aeroporto. La precipitazione nevosa non è quindi riuscita ad affermarsi con accumuli seri al suolo, se non sui tetti e sui prati, anche per le temperature positive del pomeriggio-sera, tra zero e 2 gradi in città e in pianura. Attorno alle 20 il manto nevoso aveva comunque già raggiunto i due centimetri nelle zone di periferia. La nevicata è stata più convinta a sud della città e sulle Torricelle: oltre i 200 metri di quota attorno all’ora di cena il paesaggio era quasi completamente bianco, giusto prima della trasformazione dei fiocchi in acqua. Ci aspetta ora un netto aumento della temperatura con pioggia tutta la mattinata in lento esaurimento nel pomeriggio. Le temperature massime si porteranno a 7-8 gradi. In forte aumento la quota delle neve che si porterà anche sopra i 1.400 metri. Il riscaldamento sarà provocato dagli effetti di una depressione che finirà per risucchiare correnti sciroccali molto attive fino a mercoledì, tanto che domani il termometro potrebbe superare di poco i 10 gradi con cielo nuvoloso se non coperto e senza pioggia. Per un parziale miglioramento dovremo attendere mercoledì, con qualche schiarita e temperature in leggero calo (valori diurni tra 8 e 9 gradi). A partire da giovedì le correnti torneranno a orientarsi da nordovest trasportando verso il Mediterraneo masse d’aria instabili e più fredde. Giovedì saremo raggiunti da un primo impulso freddo e instabile che potrebbe portare qualche goccia di pioggia nel pomeriggio in un contesto nuvoloso e più fresco. Al suo seguito affluirà aria artica che farà scendere le temperature da venerdì, spalancando le porte a un fine settimana generalmente soleggiato ma più freddo, con il ritorno di deboli gelate notturne a partire da sabato. In generale, siamo nel dicembre più freddo dal 2010. Quest’anno, tuttavia, la posizione dell’alta pressione atlantica resta anomala, troppo protesa verso il nord e la Scandinavia. Ciò sottopone il Mediterraneo a continui attacchi gelidi dal nord Europa, uno dei quali potrebbe arrivare già prima di Natale. Negli ultimi trent’anni dicembre è stato di solito più nevoso di gennaio e anche di febbraio. L’episodio più eclatante appartiene alla sera e alla notte di San Silvestro tra il 2008 e il 2009: 15 centimetri di neve in città e fino a 17 in periferia. Non poco per una città do solito allergica alla neve. Qualcosa di molto simile era accaduto molti anni prima, sempre la sera di San Silvestro, sia nel 1995 che nel 1996: in entrambi i casi il primo giorno dell’anno esordì con un manto bianco di oltre 15 centimetri su tutta la città. Neve anche nel dicembre 2009 in due distinti episodi con accumulo di oltre 15 centimetri, intervallati da una gelata che portò il termometro fino a -14 gradi nelle campagne e -10 in città. Più di recente va ricordata la nevicata del 14 dicembre 2012: allora il manto bianco in città arrivò fino a 11-12 centimetri. •

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