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Medaglia d'oro

Stregata dalla lingua degli zar, Myriam è campionessa italiana di russo

Rosolio ha 18 anni e studia al liceo europeo Mondin. «Il russo incanta per la dolcezza dei suoni e per la ricchezza culturale»
Myriam Rosolio, campionessa italiana di lingua russa
Myriam Rosolio, campionessa italiana di lingua russa
Myriam Rosolio, campionessa italiana di lingua russa
Myriam Rosolio, campionessa italiana di lingua russa

«Il russo incanta per la dolcezza del suono melodico, per la sua poeticità. La trovo una lingua profondamente filosofica. Si pensi al termine intraducibile “odnoliub”, che indica una persona che ha amato una sola volta nella vita». “Alla” Russia con amore… per la lingua, da parte della campionessa nazionale di lingua russa, una veronese: Myriam Rosolio, 18 anni, studentessa del liceo europeo Lavinia Mondin.

Ha messo in pratica la sua passione, aggiudicandosi la medaglia d’oro alla prima edizione delle Olimpiadi della lingua russa organizzata dal liceo Grigoletti di Pordenone.

«L’avevo considerata un’opportunità per mettermi in gioco e confrontarmi con altri ragazzi e ragazze che condividono con me questa passione. Non mi sarei mai aspettata un risultato simile», puntualizza la giovane, che si è misurata con 126 coetanei provenienti da 15 scuole superiori di tutta Italia, superando con il punteggio più alto una prova suddivisa in cinque parti, come previsto per una certificazione di livello B1 di lingua russa, differente dalle altre perché contempla anche una sezione sulle conoscenze grammaticali che per le altre lingue è prevista solo a livelli più alti, nella scala C1-C2.

Il russo non è tra le lingue più studiate a scuola, ma al «Mondin» è stato introdotto come insegnamento curricolare da diversi anni. «Io lo studio dalla prima superiore e, con me, altri tre compagni di classe classe», spiega Myriam, che ha per docente la professoressa Maryia Pinchuk. Perché questa scelta? «Nutro una profonda ammirazione per la ricchezza culturale della Russia, una nazione che per la sua estensione presenta una delle più grandi commistioni etniche del mondo», racconta. «Ogni area manifesta un’influenza diversa: slava, turca, araba e persino mongola. La Russia conta un inestimabile patrimonio letterario e artistico». 

Laura Perina

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