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Musei civici, contratto di Federculture per gli 80 lavoratori esterni. Filcams Cigl proclama stato di agitazione per gli stipendi

Il sindacato chiede alla cooperativa che ha vinto l'appalto di riapplicare nel frattempo il contratto Multiservizi
Cancelli chiusi oggi in Arena per lo sciopero nazionale
Cancelli chiusi oggi in Arena per lo sciopero nazionale
Cancelli chiusi oggi in Arena per lo sciopero nazionale
Cancelli chiusi oggi in Arena per lo sciopero nazionale

AGGIORNAMENTO 27 maggio:

La Filcams Verona proclama lo stato di agitazione riguardo i contratti dei lavoratori dei musei civici. Ieri si è svolto un incontro tra Filcams Cgil, Comune di Verona e cooperativa Le Macchine Celibi, titolare del contratto di appalto per la gestione di una parte importante dei servizi del sistema museale civico, durante il quale l'assessore al Lavoro Michele Bertucco ha ribadito la volontà da parte dell'amministrazione comunale di applicare il contratto collettivo nazionale di lavoro Federculture a partire dai bandi a scadenza. In una nota, Filcams Cgil afferma di aver «sempre operato per una riunificazione dei contratti dell'intero settore museale, sostenendo che questo sia il contratto corretto, ma allo stesso tempo ha dovuto prendere atto dell'indisponibilità da parte della cooperativa ad un aumento fin da subito del salario con il ripristino del contratto Multiservizi, con il quale aveva vinto il bando, ma dal quale era unilateralmente recessa nel 2022 in favore del contratto servizi fiduciari. Parte datoriale afferma che la dotazione prevista dal bando 2019 sarebbe insufficiente a coprire le maggiorazioni salariali nel frattempo intervenute con il rinnovo del contratto Multiservizi ed ha chiesto che il Comune si faccia carico di un incremento della dotazione. Tale passaggio, a detta del Comune, risulterebbe impraticabile da un punto di vista tecnico e legale. L'amministrazione si è comunque impegnata a svolgere i dovuti approfondimenti. Filcams Cgil Verona, che ha già contestato le forzature dell'azienda, non ricevendo riscontro positivo sugli aspetti contrattuali attualmente in essere, procede con la vertenza e dichiara l'apertura dello stato di agitazione nei modi e nelle forme previste dalla legge». 

 

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Il contratto collettivo nazionale di Federculture, specifico per i lavoratori del settore culturale, sarà applicato a tutti i lavoratori esterni dei Musei civici, e non solo a quelli impiegati nei servizi di accoglienza. Si amplia così la platea di lavoratori non dipendenti ai quali sarà riconosciuto uno stipendio dignitoso e adeguato alle mansioni ricoperte, la cui presenza e attività è fondamentale per la qualità dei servizi offerti dai musei cittadini, nonché per mantenere ed incrementare il flusso di turismo culturale che storicamente caratterizza Verona.

Oggi la giunta comunale ha infatti ufficializzato quanto annunciato nei giorni scorsi. Ovvero l’adesione della città scaligera, tra le prime in Italia, a Federculture, l’associazione che ha stipulato un contratto collettivo nazionale che, sia dal un punto di vista economico che professionale, disciplina la categoria dei lavoratori dei musei. Un passaggio storico, che finalmente riconosce dignità ad una categoria di lavoratori che, in base al contratto stipulato con la precedente Amministrazione, percepisce oggi paghe di 4/5 euro lordi l’ora. Parliamo di 80 addetti ai vari servizi, e in particolare a quelli di vigilanza delle sale e della portineria, di didattica museale, biglietteria e gestione dei bookshop, per i quali l’amministrazione espleta apposite gare a procedura aperta per l’appalto o la concessione dei servizi.

A partire dal 1° luglio, tutte le gare per l’affidamento di servizi culturali nei musei civici dovranno indicare l’applicazione di questo contratto nazionale. «Abbiamo mantenuto la promessa – afferma l’assessore al Lavoro Michele Bertucco - e tutti i prossimi bandi di gara che verranno fatti, conterranno una clausola che ne prevederà la messa in atto».

 

Arena chiusa per sciopero

I turisti che oggi a Verona volevano visitare l'Arena hanno trovato i cancelli chiusi per sciopero. Sciopero nazionale di pubblico e privato che era stato annunciato anche a Verona, ma garantendo l'apertura dei musei. Invece, contrariamente alla comunicazione di ieri, oggi l'anfiteatro è rimasto chiuso.

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