È «l’angelo del quartiere». Con lui tutti si sentono protetti, non soltanto quando vanno a fare la spesa. Non c’è volta che girato l’angolo di uno scaffale all’interno del supermercato Aldi, non appaia lui, un marcantonio di uomo, tutto muscoli e palestra. Se sei una cliente, sorride e fa qualche battuta, ma resta cupo se tu hai qualche cattiva intenzione ed inizia a seguirti deciso a non farti rubare.
Qualche settimana fa si era sparsa la voce che l’Aldi avesse deciso di cambiare società di sicurezza e così lui, Moustapha Cisse, originario del Senegal, ma da anni in Italia, sarebbe andato a lavorare altrove. E in tanti s’erano detti molto dispiaciuti.
Saputa la notizia dell’imminente addio, i residenti di piazza Cittadella, costituitisi in comitato parecchio tempo fa, per denunciare quanto accadeva nella zona spesso mal frequentata, hanno voluto fare al vigilante Moustapha, una sorpresa.
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Il personaggio
Il vigilante Moustapha conosce quasi tutti i clienti per nome, così come ormai ha imparato a conoscere i delinquentelli, soprattutto giovani che si recano al supermercato per arraffare bottiglie o altro. E non è raro che blocchi i ladri fino all’arrivo delle forze dell’ordine. E in più di un’occasione è stato ferito a colpi di bottiglie o pugni. Infatti lo scorso anno si era anche guadagnato la pergamena del questore con la scritta amico della polizia.
Ebbene, saputo quindi che Moustapha sarebbe andato a lavorare altrove i residenti hanno fatto una piccola raccolta fondi per ringraziarlo per il lavoro svolto a garanzia della loro sicurezza. Ma la sorpresa è stata doppia perchè nel frattempo la nuova ditta che ha avuto la gestione della sicurezza, ha deciso di assumere Moustapha, che quindi si è licenziato dal precedente datore di lavoro e potrà continuare l’attività in piazza Cittadella dove è amato da tutti.
«Con il nostro presidente Edoardo Giacino avevamo deciso di provvedere ad un omaggio in denaro per Moustapha e quando siamo andati a consegnarglielo ci ha dato la bella notizia», racconta Vincenzo Castronuovo, «ci siamo commossi tutti, è stato un bellissimo momento tra lacrime di gioia, abbracci e sorrisi. È un bel messaggio quello di premiare le persone che se lo meritano, e Moustapha se lo merita davvero».
Epilogo
«Sono troppo felice», commenta Moustapha, «non soltanto per la grande attestazione di affetto, ma anche per la fiducia del mio nuovo datore di lavoro. Per me questo lavoro è una ragione di vita. Lo faccio con amore. Io considero clienti come amici, e sono orgoglioso di garantire la loro sicurezza anche se mi debbo mettere in mezzo fisicamente a volte».